Rùanzu, il cane

Sono arrivato di mattina che era umido
In un paese con le luci che accoglievano
Chi si svegliava e poi partiva a lavorare
Guardavo intorno e pensavo: "Io rimango qui
Mi pare un posto dove uno può starsene"
E si fermavano chiedendomi chi fossi io

Rùanzu mi chiamò un ubriaco nel bar sport
E indossai quel nome che era il mio
Sono Rùanzu, non ho un padrone e neanche un dio

E fu così che diventai un tipo pubblico
Onnipresente fra bambini, donne e uomini
Che mi lasciavano da bere e da mangiare
Ero importante quanto il prete, quanto il sindaco
Ero famoso per la mia faccia romantica
Sembravo umano, ma la verità è che ero solo
Solo un cane

Rùanzu mi chiamò un camionista nel bar sport
Vado ai matrimoni e ad ogni funerale
Io sono Rùanzu, dicono che io sia speciale

Rùanzu mi chiamò un ragazzino nel bar sport
Vado in processione e al consiglio comunale
Mi chiamo Rùanzu e sono libero e sociale



Credits
Writer(s): Carmine Torchia
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