La gente che parla

A messa la domenica ci vado perché lo so che lì ci posso andare
E alla mattina vado anche al mercato

In chiesa sento il prete che ripete
Che l'uomo non deve separare
Ciò che sull'altare è stato udito

E poi penso alla gente che parla
Che parla

È cattiva sai la gente non bisogna rimanere decorosi
Ma potessi io andrei lontano
Magari in un posto di quelli che vedo sempre alla TV
Magari a Rimini, me la sogno sempre mentre stiro

E se potessi dirtelo, mio Dio
Come sanno essere pesanti i piatti da lavare
Le parole
Le nocche sugli occhi
Le nocche sugli occhi

È che ci sono i figli da crescere
E quella figlia già troppo cresciuta
Lei e il suo petto che lui guarda sempre
La fede all'anulare che incatena
Tra calze sporche e lui che manca il sale
La famiglia, la vergogna, i lividi da coprire

E se potessi dirtelo, mio Dio
Che tutto ciò che voglio infondo è solo non essere più io
Chissà se te lo immagini, mio Dio
Che per pulire le macchie della
Vita non basta usare un po' di varechina
Per terra, in cucina, sui muri, in cucina

E se potessi dirtelo, mio Dio
Che tutto ciò che voglio in fondo è solo non essere più io
Chissà se te lo immagini mio Dio
Come sanno essere pesanti i piatti da lavare, le parole
E le nocche
Sugli occhi
Le nocche sugli occhi

La gente che parla, che parla
È la gente che parla
La gente che parla, che parla
Che parla
La gente che parla



Credits
Writer(s): Grazia Di Michele, Raffaele Petrangeli
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