Ho lasciato le chiavi

Vedo un uomo indossare la sua faccia ogni mattina
Che bello, la modella come plastilina
Un rumore che lo riempie
Un dolore nelle tempie che non passa con un'aspirina
Trapassa come un'asta nella gelatina e che non c'era prima
Che congela come brina

E arriva come pioggia novembrina
Ma acida, che gli lacera la pelle
Fino alla stiva della sua autostima
E tu immagina, immagina le stelle
Un'immagine esaustiva di quello che sentiva

Una gioia che sembra che ti sospende
Che paralizza, che ti sorprende
Al punto che pare di non pensare, di non pesare
Come una brezza leggera che ti sorregge, io l'ho provata
Mi rimangono le schegge, l'ho persa dopo un battito di ciglia
E quando avverti la brezza che ti sorregge
Precipiti nel vuoto ma non sai per quante miglia
Scusa Marrama

Il problema non è mica l'atterraggio, è la caduta
Mi servirebbe quel coraggio per rincorrere una cosa già perduta
Io non l'ho mai rincorsa
Illuso di potermene scappare dalla morsa
Restarmene alla porta, si fotta quel che sento
Uscivo dal mio cuore e lasciavo le chiavi dentro
Uscivo dal mio cuore e lasciavo le chiavi dentro
Uscivo dal mio cuore e lasciavo le chiavi dentro



Credits
Writer(s): Marco Anastasio, Gianluigi Fontanella
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