La ballata di Nicola

Nicola era un giovane
Amato da tutti
Sognato dalle donne in paese
Una piazza due strade le case
Forse troppe chiese
Un giorno dal mare
Una donna arrivò
Bella come la Luna piena
Gli occhi da strega ma il corpo
Era di una sirena
Nei letti che da tempo eran solo riposo
Si fece l'amore ogni sera
Se priva di un uomo ogni donna
Apriva le gambe e faceva da sola
Il mare si sa che a guardarlo al tramonto
Inquieta e mette spavento
L'orizzonte è lontano
Ma pare
Di cascarci dentro
Quella notte Nicola contava le onde
Voleva arrivare a un miliardo
Quando lei lo bacio
Lui non era arrivato che a cento
Lui sotto e lei sopra
Coi lunghi capelli in tempesta
Un amore violento
Fu tutta la notte
O furono mesi
O forse era fermo anche il tempo

È la dose che fa della cura un veleno
E l'amore non fa certo eccezione
Fu cosi che gli amanti pian piano
Cambiaron dimensione
La donna era ancora piu bella
Ma enorme
Come la creatura pagana
Raccontata da quel marinario
Di una terra lontana
D'amor si nutriva la donna
Venuta dal mare
Con grande appetito
E d'amore Nicola stentava nel letto
Malato rimpicciolito
Ma la misura non conosce pietà
Nicola non era piu adatto alle voglie
Della donna gigante
E nemmeno
Di una qualsiasi moglie
Fu cosi che lo mise vicino al cuscino
Legato con un filo di lana
Afferrato e ficcato
Sotto la sottana
Profumo di mare
In mezzo alle cosce da cui
Ognuno viene alla vita
Fuscello in balia di tempesta
Nicola annegava
In un oceano di fica
La la la
Invano è un progetto
Se privo di termine
È un sogno
Che giammai si avvera
Fu cosi che Nicola decise
Che era quella la sera
Supplico per un bacio
E arrampicò su quei seni
Che parevan pendici
Poi mani a serrare le lebbra
E piedi nelle radici
La donna per amore di lui
Si lasciò soffocare
Ma ci volle mezz'ora
Il giovane e amato Nicola
In paese nessun rivide da allora



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