Sistema intelligente

Ho visto cose che voi alieni non potreste
Neanche immaginare con le vostre grosse teste
È urgente
Osservate le legende per capire le figure di queste leggende
È urgente
Son partito da
Oltre l'orizzonte degli eventi del presente

Ore nove e trenta del mattino
Ed è già un'ora che cammino
Con i pezzi del mio gioco in un retino
Non esiste marciapiede, indovinate chi è il cretino
S'intravede se guardate le rotaie del trenino
In tanti ho visto: rabbia, dispiacere, paranoia, mura
Tanti visto che il braciere è chiuso e questo fuoco oscura
I calci li dai solo se hai paura
Non parlarmi
Te lo dico per premura perché mi agito, rancido
Esplode la mia faccia disegnata sopra un palloncino
Il mondo a cui si affaccia si è affilato un tanticino
E se provassimo anche di pochissimo a star più vicino
Perché ci hanno abbandonati e adesso gioco a Pollicino
Uno dopo l'altro metto in equilibrio esatto
Quei tasselli tutti uguali a distanze tutte uguali
In ognuno è chiuso un sogno, le speranze, gli ideali
Sento il treno, sta arrivando da quel verso, è sui binari

Penso

Cade il primo, il secondo, cade il terzo
Cade il quarto, cade il quinto, cade il sesto
Ma se il domino lo ereggi di lunghezze illimitate
Rimane sempre un pezzo che sta in piedi che non cade
Cade il primo, il secondo, cade il terzo
Cade il quarto, cade il quinto, cade il sesto
Ma se il domino lo ereggi di lunghezze illimitate
Rimane sempre un pezzo che non cade

Guardo l'orologio, sento il tempo che gocciola
Da qui parte un fiume, ma c'è un mare a cui aspirare
Salgo piano queste scale, vanno su a chiocciola
O forse sono dritte, è la galassia che è a spirale
Non becco una finestra, i muri in cartapesta
Posso uscire solo sotto forma di virale, ma è vitale
Testa disonesta
Se pensa che colpisce tutti solo quando smette veramente di mirare
Ma se smetti di mirare che rimane per rimare
C'ho provato
Ho fatto un buco con il dito sopra il muro e ho controllato
Però poi il muro è crollato e questo sole un po' cromato a quanto pare
Ha un sistema operativo niente male
L'energia vitale è un gioco di persone
C'è casino, ci sto io che recito la mia versione
E se non porti rispetto, non rispetti l'attenzione
Poi i rapporti interpersonali con l'ipertensione
Vuoi trasporti interdimensionali, comprati un portatile
Lancialo, ma prima clicca il video di un volatile
E arriverà da me fino al ragazzo dei binari
Che cercavi dalla vita, dei sistemi straordinari
Lo odio, lo detesto, c'è chi lo demonizza

Non basta la mia rabbia perché un po' mi demolizza
Se cerchi la morale è lei che ti demoralizza
Deframmenta tutto e riinizia, quanto hai perso

Cade il primo, il secondo, cade il terzo
Cade il quarto, cade il quinto, cade il sesto
Ma se il domino lo ereggi di lunghezze illimitate
Rimane sempre un pezzo che sta in piedi e che non cade

Cade il primo, il secondo, cade il terzo
Cade il quarto, cade il quinto, cade il sesto
Ma se il domino lo ereggi di lunghezze illimitate
Rimane sempre un pezzo che sta in piedi e che non cade

Puntate sull'anima e cliccate
Anche se come icona è tra quelle controindicate
Trovale in mezzo a un dio che c'hai sul fondo del desktop
Scegli se poi cliccarci col tasto sinistro o destro
Buongiorno,
Sistema centrale e ogni sua filiale
Buongiorno,
Anche questa giornata mi è familiare
Se il casino che c'è, il cervello me lo trapana
Se Cristo è passato di moda e tra un po' anche Satana

Cade il primo, il secondo, cade il terzo
Cade il quarto, cade il quinto, cade il sesto
Ma se il domino lo ereggi di lunghezze illimitate
Rimane sempre un pezzo che sta in piedi che non cade
Cade il primo, il secondo, cade il terzo
Cade il quarto, cade il quinto, cade il sesto
Ma se il domino lo ereggi di lunghezze illimitate
Rimane sempre un pezzo che non cade



Credits
Writer(s): Marco Micheloni, Gabriele Tardiolo, Tarek Iurcich
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