Il cammello e il dromedario

In un deserto un giorno s'incontrarono
Senza volerlo per caso si guardarono
Un dromedario ricco, ed un cammello povero
Si salutarono, si oltrepassarono
Poi si fermarono, ci ripensarono
E ritornarono, si riguardarono, e il dromedario disse così:

Bè, perché, tu ci hai due gobbe ed io ne ho solo una perché?
Mi guardi imbambolato dalla duna perché
Continui a masticare e non rispondi, dammena una
Se me la vendi una fortuna ti darò!

Ed il cammello essendo bisognevole
Per un momento si dimostrò arrendevole
Poi si guardò le gobbe, con occhio lacrimevole
E allor ci ripensò, e se le riguardò
La testa dondolò, e poi la sollevò, lo sguardo corrucciò
E il petto si gonfiò, e al dromedario disse così:

Sai che c'è, io resto con due gobbe e tu con una perché
Non me ne importa della tua fortuna perché
Son povero ma bello e nerboruto
E dalla duna io ti saluto e con due gobbe me ne vò!

La, la, la, la, la, la, la, la
La, la, la, la, la, la, la

Così si riconferma che il cammello è bigobbuto
E il dromedario monogobba resterà!



Credits
Writer(s): Antonio Virgilio Savona
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