Pregiudizio Universale

Un bimbo non più in solitaria, lo sguardo dalla finestra
Di chi vuol cambiare aria con un dardo di cartapesta
La sfiga che defenestro, nell'odio faccio canestro
Dalla merda io ci esco con Cisco il mio braccio destro

"Pregiudizio universale" mi viene da realizzare
Ascoltandovi blaterare come iene ad un funerale
Che si nutron di carcasse ed alimentano le masse
Sarò il primo della classe e risponderete: "A mani basse"

Ma non m'importa impormi come dei o come divi
Perché una rivoluzione non la imponi ma la ispiri
Allora bramo sotto banco pure di chi vota lega
E dei 49 kk qui a chi cazzo gliene frega

È sempre colpa degli altri comunque tu la rigiri
Sonni tranquilli da 'ste parti dormono questi ghiri
Fin quando non è loro figlio che da solo in mare annega
Così arretrati che a Natale regalan giochi della Sega

Io sono spazzatura che spazza razza pura
Sto crescendo, facendomi forza con la mia cultura
Non ho più paura, impaziente spazzo via
L'insicurezza
Ma poi m'incazzo perché
Sembra che non riesca a starne senza

Cicatrizzo le ferite inferte
Mettendomi a nudo
Poiché il vostro pregiudizio
Vi copre come uno scudo
Sudo al pensiero di trovarmi
Vuoto come voi
Omologato all'ignoranza
In un mondo senza eroi

Avvoltoi avvolti al caldo
Delle vostre sicurezze
Cisco e Sorte non li abbindolate
Con le scemenze
Con le speranze intatte
Molliamo le vostre lenze
E ci facciamo guidare dalle nostre coscienze

Ma non m'importa impormi come dei o come divi
Perché una rivoluzione prima la sogni e poi la scrivi
Unica musa in questo mondo che fa sempre più male
Mi copro con l'ombrello sotto
Il Pregiudizio Universale

Con la rabbia che sale
Devo trovare un canale di sfogo
La scrittura? Terapeutica, mica solo un gioco
Un calco indelebile
Singole parole ardono sul rogo
Ora che penso da solo?
Mi libero della sella e mollo il giogo