Le milonghe del sabato

Guardo la tibia, il perone andante,
tu altera e distante non sai neanche di me
grave ti aggrappi all'orlo di un altro
un ballo da ultima spiaggia per te
Tra le tue amiche serpenti a gentili dinieghi ne fai fuori altri tre
mi rimangio le mie avances e al mio tavolo in trance
me la prendo con me
Cigola questa mia gamba di plastica
era l'orgoglio dei cinema e delle milonghe del sabato
cigola questa mia vena romantica
puntata a un petto che palpita e
che tregua non mi dà
Cosa mi piglia, cosa mi stanca,
che cosa mi manca ai tuoi occhi blasé
serri le ciglia di questa distanza
e affondi grammatica il miglior traspié
Da dove viene la notte che divora risposte e mi affama i perché
e rimpiango le mie avance e bracollando in un vals
me la prendo con me
Cigola questa mia luna patetica
piantata lì è un parafulmine che mi deride e mi sgretola
cigola questa mia pena ridicola
puntata a un petto che palpita e
che tregua non mi dà
Cigola questa mia gamba di plastica
era l'orgoglio dei cinema e delle milonghe del sabato
cigola questa mia vena romantica
puntata a un petto che palpita e
che tregua non mi dà



Credits
Writer(s): Giuseppe Barbieri
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link