Loser

Bene bene

Ah
Si
Bene bene
In questo pezzo ho voglia di parlare di due cose: di me e di chi non ha un minimo di senso autocritico
Ah ah
Consiglio personale: farsi un'esame di coscienza direi che è utile per comprendere le critiche del prossimo
Pace e amore

Sto riflettendo, comprendendo tutta questa merda
Sai che non mi intoppo, incomprensione nella testa
In una società in cui sta crollando tutto a pezzi
Me ne sbatto proprio il cazzo, esprimo tutti i miei pensieri
(Sì, sì)
Percepito incomprensibile, indescrivibile
Costamente, francamente sono impossibile
Contrattacco i pregiudizi da invisibile
Ma la musica non mollo ormai è indivisibile
Ti rincaro questa dose di realismo
Ottenuto grazie a schiaffi ricevuti da bambino
Che non rimpiango a causa di persone di merda
Da mia madre solo pianti, acciaio e sofferenza

Come disse Mezzo: "L'ideale è una vergogna"
In quest'era sei diverso, cazzo ti ricorda
Ragazze che si vantano di essere puttane
Quando a malapena le mammelle sanno succhiare

Da quando ero bambino mi vedevano un loser
Distinto dalla massa ma pur sempre un loser
Rimanevo nelle mie tra sguardi penetranti
Non importa il come, quando folle ci rimani
Da quando ero bambino mi vedevano un loser
Distinto dalla massa ma pur sempre un loser
Nel gruppetto di fighette sempre denigrato
Arrivavo a casa intimidito dal materno schiaffo

Non so perché ma ho la sensazione che dopo questa strofa arriverà
Il tipo nei commenti che dice: "ma sapete dire qualcosa di vostro repperini del cazzo"
Be, io ci ho provato

Interminabili quei giorni di meditazione
Definito dalla gente: "sei fuso, minchione"
Dalle polveri sottili ai cervelli troppo limitati
Inquinamento da parole con ferite lancinanti
Vedo gente che si aggrappa al cellulare
Criticando tutto e tutti con la caga di dissare
Fanno i forti poi lo succhiano ad amici e loro taglie
Con un testo equivalente alla quarta elementare

Ho abbassato il mio livello per te del mio lessico
Troppo semplice? Attendo un commento
Quoziente intellettivo limitato come il resto
Guardati allo specchio e ricomincia da zero

Da quando ero bambino mi vedevano un loser
Distinto dalla massa ma pur sempre un loser
Rimanevo nelle mie tra sguardi penetranti
Non importa il come, quando folle ci rimani
Da quando ero bambino mi vedevano un loser
Distinto dalla massa ma pur sempre un loser
Nel gruppetto di fighette sempre denigrato
Arrivavo a casa intimidito dal materno schiaffo

Un commento svolazzante sui social è come quando nei film c'è un personaggio
Che continuare a parlare in punto di morte
Questo non è un dissing anzi, era solo per dire che chi ha talento deve concentrarsi
Nella propria musica invece di diventare come i loro hater



Credits
Writer(s): Denis Santovito
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