Vitiligine
Ricordi scrivevi é strano come chi non si sente parte di una generazione si trovi in empatia con tutti
Ricordi ti chiedevo cosa cerchi nei ricordi
E come un arcobaleno di vitiligine la tua pelle fresca e ubriaca di colori forse per i troppi discorsi
Trattenuti in gola ma alla fine ognuno si compone dai propri detriti
Ma ora dimmi sei chi sei o chi hai deciso di essere...
Poi riportami indietro a quando le notti finivano a metà
Con un enfisema polmonare ma liberi avevamo quanti anni volevamo
E come ci si sente lo abbiamo capito ad annaffiare una pianta vestita di plastica
Con i consigli che piovono addosso quando tu vorresti solo sfogarti e un overdose di pensieri tiene svegli
Mentre la musica fa da specchio e ti ripeti che hai vent'anni. Ma una goccia spoglia di endorfina
Ti spacca la faccia e quindi sentirsi in colpa per i pensieri che fai e capire di essere troppo poco maturi
Per essere immaturi di nuovo. E farsi scivolare via tutto
E non riuscire ad invadere quel pezzo di terra dove hai sentimenti irrisolti e restare in un pianeta di angoscia
E bere anche e tanto la scolatura dell'inchiostro con cui è scritto il tuo libero
E tremanti scegliere le dita. se ne hai troppo di vomitare
Ma ora dimmi sei chi sei o chi hai deciso di essere. Poi riportami indietro a quando le notti finivano a metà
Con un enfisema polmonare ma liberi avevamo quanti anni volevamo
E come ci si sente lo abbiamo capito ad annaffiare una pianta vestita di plastica
Con i consigli che piovono addosso quando tu vorresti solo sfogarti e un overdose di pensieri tiene svegli
Mentre la musica fa da specchio e ti ripeti che hai vent'anni. Ma una goccia spoglia di endorfina
Ti spacca la faccia e quindi sentirsi in colpa per i pensieri che fai e capire di essere troppo poco maturi
Per essere immaturi di nuovo. E farsi scivolare via tutto
Forse non ho mai fatto vivere appieno la mia vera essenza
Non aspettarti dagli altri quello che tu faresti per loro
Sono innamorato delle persone che mettono gli altri prima di sé
E triste della mia coerenza ma mi sto avvicinando a chi sono
Dedicato a quando eravamo abbastanza maturi da essere immaturi
Ricordi ti chiedevo cosa cerchi nei ricordi
E come un arcobaleno di vitiligine la tua pelle fresca e ubriaca di colori forse per i troppi discorsi
Trattenuti in gola ma alla fine ognuno si compone dai propri detriti
Ma ora dimmi sei chi sei o chi hai deciso di essere...
Poi riportami indietro a quando le notti finivano a metà
Con un enfisema polmonare ma liberi avevamo quanti anni volevamo
E come ci si sente lo abbiamo capito ad annaffiare una pianta vestita di plastica
Con i consigli che piovono addosso quando tu vorresti solo sfogarti e un overdose di pensieri tiene svegli
Mentre la musica fa da specchio e ti ripeti che hai vent'anni. Ma una goccia spoglia di endorfina
Ti spacca la faccia e quindi sentirsi in colpa per i pensieri che fai e capire di essere troppo poco maturi
Per essere immaturi di nuovo. E farsi scivolare via tutto
E non riuscire ad invadere quel pezzo di terra dove hai sentimenti irrisolti e restare in un pianeta di angoscia
E bere anche e tanto la scolatura dell'inchiostro con cui è scritto il tuo libero
E tremanti scegliere le dita. se ne hai troppo di vomitare
Ma ora dimmi sei chi sei o chi hai deciso di essere. Poi riportami indietro a quando le notti finivano a metà
Con un enfisema polmonare ma liberi avevamo quanti anni volevamo
E come ci si sente lo abbiamo capito ad annaffiare una pianta vestita di plastica
Con i consigli che piovono addosso quando tu vorresti solo sfogarti e un overdose di pensieri tiene svegli
Mentre la musica fa da specchio e ti ripeti che hai vent'anni. Ma una goccia spoglia di endorfina
Ti spacca la faccia e quindi sentirsi in colpa per i pensieri che fai e capire di essere troppo poco maturi
Per essere immaturi di nuovo. E farsi scivolare via tutto
Forse non ho mai fatto vivere appieno la mia vera essenza
Non aspettarti dagli altri quello che tu faresti per loro
Sono innamorato delle persone che mettono gli altri prima di sé
E triste della mia coerenza ma mi sto avvicinando a chi sono
Dedicato a quando eravamo abbastanza maturi da essere immaturi
Credits
Writer(s): Alberto Amenta
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