Tra demonio e santità (Pt. 2)

Do l'impegno e do il coraggio, prendo i trucchi e le viltà
Nel mio patto tra demonio e santità
Lui mi riempie di allegria
Ha parlato dell'amore e si è trovato in mezzo al fuoco
E ridacchiando di quel Dio che ha sentenziato:
"No, non sei della forza mia"
L'ho abbracciato e lui mi ha detto:
"Bravo, puzzi di bruciato, ma prendi quello che vuoi!"

E dopo aver pensato bene a chi dei due era in errore
Ho deciso e mi conviene, non è poi quel grande orrore
E nascondermi agitato in un sacchetto spazzatura
Col proposito di morte tra le bucce e la verdura
Ritrovarmi a pezzettini su una tavola imbandita dove ci sarai anche tu
E tutti i tuoi invitati che mi
mangeranno con le loro grandi, grosse, unte dita
E penso a te, penso a te che forse non mi mangerai...
E penso a te, penso a te che forse sazia piangerai...
Che schifo, amore, che mi fai, ma piantala di mangiare!
"Ma come?! Mentre mangio soffro, sai, potrei anche vomitare!"
Se fossi in te ci proverei, mi salveresti ancora...
"Ma dai, ridotto così sei pronto per morire!"
Grazie lo stesso, amore, ciao, comincia a deglutire...

"Che bella lingua,
sei davvero più cattivo e non dividi con nessuno la tua torta
Peccato che tu sia vigliacco e
ancora vivo e lei invece è veramente morta"
Ma dai, non mi far del moralismo,
sei tu che vedi sempre tutto quanto male
Ricorda che si è spenta ormai qualsiasi forma di
altruismo e non parliamo poi della donna ideale!
"Il fatto è che non ti va di ricordare
quando campavi ancora da studente acerbo
E sentivi lei, già donna,
dire "Ti voglio sposare!", ma non eri tu l'oggetto del suo verbo!
Adesso basta!
Perdo sangue come un bue e la tua mano nella piaga è un frullatore
Però se insisti e me la spacchi bene in
due, vedi la storia del mio vecchio amore...



Credits
Writer(s): Alberto Fortis
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