Spritz

Se di partire, son tanto tanto lieto
Allora non mi spiego
il sentore d'amarezza
che come fosse brezza,
commuove con dolcezza.
Oh Dio mio, non può esser vero,
son caduto come gli altri
a parlar del cuor sincero
dei tuoi occhi e dei tuoi arti
e se peccan di eleganza
a momenti trattenuti
da forza e da pazzia
vien fuori una danza,
che scalda questa stanza
questa stanza, questa stanza.
Ed entra la luce, da una finestra
e sulla moquette
la tua silouette
mi ricorda il design degli anni sessanta
come la vespa è qualcosa che incanta
bombata, ma fina,
sei disegnata da Pininfarina.
na na na
Ed odio e smancerie
non saran parole mie
quelle che poi un giorno
dal fondo delle scale
girandoci un po' intorno,
ti porteran all'altare.
Perché questo è un buon finale
per colui che fu incapace di dirti il santo giorno
vien qui ti porto al mare,
ma ci vedo ad invecchiare sugli scogli di Vial Rils,
cullati tra le dolci, membra dell'Inps
intenti a sorseggiare i nostri Spritz.
Ed entra la luce, da una finestra
e sulla moquette la tua silouette.
Mi ricorda il design degli anni sessanta,
come la vespa è qualcosa che incanta
bombata, ma fina, sei disegnata da Pininfarina.



Credits
Writer(s): Fabio Benincasa, Lorenzo Bavoni, Stefano Iozzi
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