Dalmazia
E la vita che mi allaccia le scarpe
Che mi tiene la fronte
Che mi stringe più forte
Non ritornerà
Piuttosto irritante
Ma alla fine cosciente
Che un sapore più grande
Mi ritroverà
E non richiami per irritarmi
E non mi chiedi di lasciarti in pace
Se poi hai bisogno dei tuoi spazi
Cerco spazio nei miei sogni e pace
Voce stanca che era bianca
Come i sanitari
Guerra e pace a Dalmazia
Hanno chiuso l'acqua
Due mondi lontani,gelosia narcisi
Ti porterò in Olanda terra di mulini
Temo marzo sembra caldo
Libertà di chi è rinchiuso in un palazzo
Dentro il mondo, se stai fuori sei pazzo
Dentro trovo un mondo più grande dell'altro
Di corsa o nuotando a largo avvolta
Guardiano dei beni, meglio se te levi
Non sono dei treni i binari che vedi
Dammi le mani poi guardati i piedi
Siamo sinceri, viviamo d'attrito
Si meglio col vino
Sii sempre un bambino
Cresce il mio fiore dentro il tuo giardino
Il cielo è il terrore cacciatore di draghi
Un colpo di dadi, domani solo
Equilibrista nell'odio
In quatre-vant journée
Ho provato a legare una farfalla ad un filo
Per non farla scappare,per sentirla vicino
Afferrare la luna come fossi un bambino
Non erano rose,erano aghi di pino
Per fare l'amore ci togliamo il respiro
Ci facciamo male per sentirci più vivi
Ti penso così forte da svegliare i vicini
Che a furia di pensarci diventiamo cattivi
Rimaniamo sempre io e il mare
E i sogni all'orizzonte sembrano volare
Il tuo volto nei miei occhi è così reale
E' così reale
Ti ho persa ma
Sei ancora qua
Tra mille granelli di sabbia
Nella mia testa
Che mi tiene la fronte
Che mi stringe più forte
Non ritornerà
Piuttosto irritante
Ma alla fine cosciente
Che un sapore più grande
Mi ritroverà
E non richiami per irritarmi
E non mi chiedi di lasciarti in pace
Se poi hai bisogno dei tuoi spazi
Cerco spazio nei miei sogni e pace
Voce stanca che era bianca
Come i sanitari
Guerra e pace a Dalmazia
Hanno chiuso l'acqua
Due mondi lontani,gelosia narcisi
Ti porterò in Olanda terra di mulini
Temo marzo sembra caldo
Libertà di chi è rinchiuso in un palazzo
Dentro il mondo, se stai fuori sei pazzo
Dentro trovo un mondo più grande dell'altro
Di corsa o nuotando a largo avvolta
Guardiano dei beni, meglio se te levi
Non sono dei treni i binari che vedi
Dammi le mani poi guardati i piedi
Siamo sinceri, viviamo d'attrito
Si meglio col vino
Sii sempre un bambino
Cresce il mio fiore dentro il tuo giardino
Il cielo è il terrore cacciatore di draghi
Un colpo di dadi, domani solo
Equilibrista nell'odio
In quatre-vant journée
Ho provato a legare una farfalla ad un filo
Per non farla scappare,per sentirla vicino
Afferrare la luna come fossi un bambino
Non erano rose,erano aghi di pino
Per fare l'amore ci togliamo il respiro
Ci facciamo male per sentirci più vivi
Ti penso così forte da svegliare i vicini
Che a furia di pensarci diventiamo cattivi
Rimaniamo sempre io e il mare
E i sogni all'orizzonte sembrano volare
Il tuo volto nei miei occhi è così reale
E' così reale
Ti ho persa ma
Sei ancora qua
Tra mille granelli di sabbia
Nella mia testa
Credits
Writer(s): Dario Tolazzi
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