Papier mais

Su questa vecchia strada bretone c'è un freddo
che fa balbettare.
Con questo vento che mi spinge contro il muro e
e non mi fa avanzare.
Però mi piace così tanto questo tempo
specialmente quì sul mare
Tu mi dicevi sta coperto o sull'oceano
ti potresti raffreddare

Ma che mi importa adesso dei malanni
sono una roccia ed ho vent'anni
mi piace tanto di girargli intorno
a questo bel pallino a questo mondo
e non mi chiedere perché da solo
perché così se voglio prendo il volo
e non mi domandare se ritorno
che non lo so.

Si apre una porta e sulla strada delle note
e una nuvola di fumo
con una vecchia fisarmonica che suona ma
non l'ascolta più nessuno
io risucchiato dentro come per magia mi chiedi
per che sciosa vuar
vorrei assaggiare quel liquore l'idromele
e massacrarmi di gitane

Ma m'hai guardato adesso con quegli occhi
lo sai non li ho scordati mai
e meglio smettere di bere o ti domando
se mi sposerai.
Me li ricordo bene i miei vent'anni e
tutto quel che ho avuto rivorrei
gli amori i viaggi e tutti quegli sbagli che rifarei.

Ne son passati di liquori e di anni
di storie viaggi e di gitane
e lo so bene non ho più vent'anni
ma la mia piccola valigia è sempre quà

E non mi chiedere perché da solo
perché così se voglio prendo il volo
e non mi domandare se ritorno
che non lo so.



Credits
Writer(s): Fabio Piccaluga
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link