Rosa
E vorrei darti una buonanotte ma stanotte ho l'ansia
Perché le coperte soffocano ogni mia speranza
Perché tre chilometri non sono una gran distanza
Ma le pareti si avvicinano in questa cazzo di stanza
E i miei pensieri sono come una fiamma di incenso
Che sì, profuma, ma funziona solo se il fuoco è intenso
E non vorrei manco più dirtelo che io ti penso
Ma cazzo è difficile godermi ogni momento
Dentro la testa ho un vulcano stracolmo di rabbia
E il mio cuore tra le ossa, una fottuta gabbia
Che non mi fa respirare e vivo giorni lenti
E non è vero che sono veloci se poi ti diverti
Questi sorrisi finti su dei volti mascherati
Le cicatrici che nessuno sa curarti
Non voglio smetterla di scrivere che cosa provo
Ogni colore che io vedo e sento non mi è nuovo
La mia voce cerca attenzioni tra la gente
Ed è banale ormai dirti che nessuno sente
Vorrei urlare per distruggere il silenzio
Perché senza voce tutto il mondo non ha neanche senso
Sono da solo tra la folla con degli occhi assenti
Vedo gente che discute e va a dormire a pezzi
I tuoi occhi li pagherei con qualsiasi mezzo
A qualsiasi prezzo, non guarderei più il resto
E la società che impone una vita scelta
Ma non da me, non da te, sono una marionetta
Mossa da mani sconosciute come fossimo nessuno
E non mi sento pronto a crearmi un futuro
Ora non piangere che le lacrime cadono in basso
E se tu parli cuciono la bocca con il nastro
Io voglio urlare ad ogni persona di sto mondo
Che non sarò mai come tanti, io mi oppongo
E ti porterò una rosa e infine
Svuoteró la testa, scusami
Voglio una festa con luci, io e te
Da soli, soliti cliché
E ti porterò una rosa a maggio
Un'interperie non scalfisce un saggio
E il temporale ti fa male ma è normale
Sentirsi vulnerabili se non puoi scappare
Perché le coperte soffocano ogni mia speranza
Perché tre chilometri non sono una gran distanza
Ma le pareti si avvicinano in questa cazzo di stanza
E i miei pensieri sono come una fiamma di incenso
Che sì, profuma, ma funziona solo se il fuoco è intenso
E non vorrei manco più dirtelo che io ti penso
Ma cazzo è difficile godermi ogni momento
Dentro la testa ho un vulcano stracolmo di rabbia
E il mio cuore tra le ossa, una fottuta gabbia
Che non mi fa respirare e vivo giorni lenti
E non è vero che sono veloci se poi ti diverti
Questi sorrisi finti su dei volti mascherati
Le cicatrici che nessuno sa curarti
Non voglio smetterla di scrivere che cosa provo
Ogni colore che io vedo e sento non mi è nuovo
La mia voce cerca attenzioni tra la gente
Ed è banale ormai dirti che nessuno sente
Vorrei urlare per distruggere il silenzio
Perché senza voce tutto il mondo non ha neanche senso
Sono da solo tra la folla con degli occhi assenti
Vedo gente che discute e va a dormire a pezzi
I tuoi occhi li pagherei con qualsiasi mezzo
A qualsiasi prezzo, non guarderei più il resto
E la società che impone una vita scelta
Ma non da me, non da te, sono una marionetta
Mossa da mani sconosciute come fossimo nessuno
E non mi sento pronto a crearmi un futuro
Ora non piangere che le lacrime cadono in basso
E se tu parli cuciono la bocca con il nastro
Io voglio urlare ad ogni persona di sto mondo
Che non sarò mai come tanti, io mi oppongo
E ti porterò una rosa e infine
Svuoteró la testa, scusami
Voglio una festa con luci, io e te
Da soli, soliti cliché
E ti porterò una rosa a maggio
Un'interperie non scalfisce un saggio
E il temporale ti fa male ma è normale
Sentirsi vulnerabili se non puoi scappare
Credits
Writer(s): Lorenzo Mossotto
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