Touchè

L'asfalto risulta rovente se dolore e segue in eterno coincidono
Osserva le ustioni su cute attraverso l'amore che provoca il brivido
Bellò compulsivo, sentò l'ossigeno e leggò in eterno il papiro è
Un mito scrittò da un vintò che parlò dei fallìti che sono fachiro
Vola e volò versò la luce che donà donì pienì sòlo di pòvero ossìgeno
Invertì l'assè di quel logico filo, inciampì, cadì, lorò non credono
Sentono, mentono e fuggono, loro con l'oro sono sconfitti
Vintì dalla pace e capace l'apache riduce quel furto in propri profitti
Sonò giù di me, perché il giudicè, non crede sia un semplice umano
Parla per me, racconta cliché, non crede sia un semplice ulano
Se premo i tasti, non penso che basti, ma sono più forte di loro
Se fanno fiasco, facciò scacco matto, e portò a casa l'oro
Parlono bene di noi
Touche
Parlano male di noi
Touchè
Parlano bene di noi
Touche
Parlano male di noi
Tu prenditi quello che vuoi
Touchè
A salve contro gli avvoltoi
Touchè
Pensavate fossi morto, quindi bene, ma m'hanno assolto, e zero pene
Be-be-be-bene impara e chiedi Houdinì liberò pèlle da ràgnatele
Sentì l'emozione che passa nel corpo, diventa concime e purà adrenalina
La voce battezza l'amore che pianta le basi per vivere in spina
Lei crede che il male viva, seduta stante le ante non battono ciglia
I fantasmi risultano vecchi pensieri, ricordi che sentono la notte grigia
Do voce alle labbra, parla e riparla, ma sotto la pancia sei glabra
Santa, solita pupa, bambola triste, non fai paura, non fai la muta
Càmbi la sostanza, ma il cò-ncetto resta tale, tale, tale e quale
E pòco importa, I ladri son tali fin quando la notte rendè oscuro il viale
Infondo pensare, d'essere forti rende vulnerabili anche i corazzati
È tutto fittizio, cambiare lucchetto lasciandolo aperto agli ingrati
Parlono bene di noi
Touche
Parlano male di noi
Touchè
Parlano bene di noi
Touche
Parlano male di noi
Tu prenditi quello che vuoi
Touchè



Credits
Writer(s): Adriano Mauro
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