Sempre lo stesso cinema
Una ragazza snob!
Amava il cinema giapponese
Si vestiva quasi all'inglese
Odiava gli Stati Uniti e parlava francese
Ma se facevi attenzione
Riuscivi a sentire il suo accento pugliese
Sì, lui era di Roma
E tifava la Lazio
E in fin dei conti del cinema giapponese
Non sapeva poi un cazzo
Non vestiva all'inglese
Non parlava francese
E gli era stato da sempre
Piuttosto sul cazzo l'accento pugliese
Inseguito dai comunisti
Si rifugiò in un cinema
Yamamoto o Kamata
Lì in mezzo al deserto lui vide una fata
Lei rimase colpita
Da quel fare cafone
Così fu concepito in quel cinema vuoto
Qualcosa di molto diverso
Da ciò che chiamano amore
Da ciò che chiamano amore
E mo' so' cazzi, ahò!
Un pacco dono da rifiutare
Ma don Giuseppe fa la morale
E la famiglia minaccia: "Lo devi accettare!"
E a 21 anni già vedi
Il tuo ventre che cresce
E la fede crollare
Lo chiamarono Enea
Come il padre di lui
Che nonostante l'Unione Europea
In qualche modo era morto in battaglia
Lui raggiunse il diploma
Lei non si laureò
E infelici e contenti
Per mano correvano lungo la strada
Ma la vita è una corsa folle
Sempre lo stesso cinema
Parenti o Vanzina
Lì in mezzo alla folla ghiacciava la brina
Lei impazziva in silenzio
Lui rideva di pianto
Dopo soli due giorni già lui stava in curva
E una donna ormai vedova e madre
Viaggiava nel tempo
Viaggiava nel tempo
Abbandonali tutti amica
Te ne devi fottere!
Come una margherita strappata in un prato
Da un bimbo un po' troppo educato
Ti han tolto la vita
Ti han tolto la vita
Amava il cinema giapponese
Si vestiva quasi all'inglese
Odiava gli Stati Uniti e parlava francese
Ma se facevi attenzione
Riuscivi a sentire il suo accento pugliese
Sì, lui era di Roma
E tifava la Lazio
E in fin dei conti del cinema giapponese
Non sapeva poi un cazzo
Non vestiva all'inglese
Non parlava francese
E gli era stato da sempre
Piuttosto sul cazzo l'accento pugliese
Inseguito dai comunisti
Si rifugiò in un cinema
Yamamoto o Kamata
Lì in mezzo al deserto lui vide una fata
Lei rimase colpita
Da quel fare cafone
Così fu concepito in quel cinema vuoto
Qualcosa di molto diverso
Da ciò che chiamano amore
Da ciò che chiamano amore
E mo' so' cazzi, ahò!
Un pacco dono da rifiutare
Ma don Giuseppe fa la morale
E la famiglia minaccia: "Lo devi accettare!"
E a 21 anni già vedi
Il tuo ventre che cresce
E la fede crollare
Lo chiamarono Enea
Come il padre di lui
Che nonostante l'Unione Europea
In qualche modo era morto in battaglia
Lui raggiunse il diploma
Lei non si laureò
E infelici e contenti
Per mano correvano lungo la strada
Ma la vita è una corsa folle
Sempre lo stesso cinema
Parenti o Vanzina
Lì in mezzo alla folla ghiacciava la brina
Lei impazziva in silenzio
Lui rideva di pianto
Dopo soli due giorni già lui stava in curva
E una donna ormai vedova e madre
Viaggiava nel tempo
Viaggiava nel tempo
Abbandonali tutti amica
Te ne devi fottere!
Come una margherita strappata in un prato
Da un bimbo un po' troppo educato
Ti han tolto la vita
Ti han tolto la vita
Credits
Lyrics powered by www.musixmatch.com
Link
© 2024 All rights reserved. Rockol.com S.r.l. Website image policy
Rockol
- Rockol only uses images and photos made available for promotional purposes (“for press use”) by record companies, artist managements and p.r. agencies.
- Said images are used to exert a right to report and a finality of the criticism, in a degraded mode compliant to copyright laws, and exclusively inclosed in our own informative content.
- Only non-exclusive images addressed to newspaper use and, in general, copyright-free are accepted.
- Live photos are published when licensed by photographers whose copyright is quoted.
- Rockol is available to pay the right holder a fair fee should a published image’s author be unknown at the time of publishing.
Feedback
Please immediately report the presence of images possibly not compliant with the above cases so as to quickly verify an improper use: where confirmed, we would immediately proceed to their removal.