Steady State

Guardo questo beat è spento
Aspetto e attendo il momento
Per il pezzo dal cemento
Ancora affezionati a quel suono un po' graffiante
Through back anni 90 è sempre roba affascinante
E siamo qui che facciamo freestyle
Ancora affascinati dal grain beat sul delay
Quel cupo un po' distorto, rumore e sottofondo
È il nostro mondo, il resto è contorno
Siamo passati dalla culla coi 31
A crescere con le tag, le crew, l'asfalto duro
Ballavamo su Rakim, Erik B, James Brown
Mica su youtube senza beat, con il mouse
Il rap non è solo show di flow
Ma contrapposizione Disney World Allan Poe
Io ci credo ancora e gli occhi sono lucidi
Ciò che è passato mi fa venire i brividi

Ho tante rime sparse in testa
Così tante idee, fiume in piena, tempesta
Mi concentro respiro
Ci giro intorno continuo
Ancora che mi sogno un altro tiro
Con lo sguardo basso confesso
Così tanto tempo che ho smesso
Da allora non mi sento più me stesso
Una promessa è una premessa e ho promesso
Premessa
Non è questa vita ma è l'impegno che mi stressa
Cerco l'equilibrio e l'indipendenza
Ancora faccio i conti: crisi d'astinenza
Pazienza
Ma alla fine mi costringo e faccio senza

Attendo questo treno è lento
Vado a tempo
Con il piede, ascoltando sto cemento nel frattempo
Sui muri dei throw up che coloran la memoria
Di sta città intrisa di una vecchia storia
Ritorno al vintage, sai è molto caldo
Le ruote graffiate da stilo sopra un palco
Amiamo l'analogico
Nulla ci regala medicine come il suono saturato e retrogusto old
Musica per tracciare le emozioni
Non basta una foto per sapere come stavo
Piuttosto che guardare un album, lo ascolto
L'inchiostro fa soltanto da sfondo

Ricordo quando tutto è iniziato
Da "Strade di città" - se - a "Dio lodato"
Sul bus con il walkman, cassa e rullante
Per gli altri rumori, me ne hanno dette tante
Street People e lo respiro per strada
Vada come vada, baggy e magliettina DADA
Le prime rime, il primo socio, il primo testo
Da cosa nasce cosa e piano piano tutto il resto
Incontro lo scratch, inciampo sulla break
Il primo Beat: COLT pronto per il soundcheck
Mi sentivo fiero, essere me stesso ma diverso
Flow dopo flow, l'incastro di ogni verso
E giù a scrivere e a riflettere
Studiavo le parole, il ritmo delle lettere
Scorrevo gli anni e le città
Ma mai perso: il Rap come identità



Credits
Writer(s): Fabio Gobbi
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