Il girotondo
E rideva Perla rideva forte
Coi seni stanchi delle Domeniche sere
Non si truccano gli occhi amati - Diceva
Quando usciva coi porci e gli Uomini sposati
Le vane promesse degli uomini Toccati
Chiamava mia madre per Venderle dell'oro
Che toglieva dai capelli di Carbone
Non le restavano che stelle Lontane
Che ricordassero il suo nome
Stavano sempre dalla parte dei Cattivi
Aspri come limoni
Dimessi senza padroni
Ma nelle tasche caramelle da Regalare
Prendevano l'orlo delle onde
Sul lungomare
Sotto le unghie nessun lavoro Da trovare
E nella testa un angelo o un Diavolo da cantare
Era secco il Pacio da sembrare Un uccello
S'incendiava presto come uno Zolfanello
Dalla pipa buttava cerchi e Quadri
Fumo che piaceva alle giovani e Alle madri
Non sapeva di zucchero ma di Rose appassite
Rubava segreti e tesori dopo Averle tradite
Ogni 28 del mese era in Ginocchio a pregare
Domandando un inverno in Più per le cicale
Una vedova da consolare
Angelino dormiva nella Capanna del Gesù bambino
Dopo la messa di Natale
Lo rincorsero in coro
I pastorelli il prete e l'ostensorio d'oro
Fino allo stagno con la pietra Che uno di loro
Gli spinse in bocca come un Versamento in banca
Finita la fame, avanza il Progresso
E il dividere manca
E io ricordo
Mio padre
Lo seguivo per strada Riconoscere il vento
Aveva la faccia di un bambino
Quando ride al sole e te lo Vuole dire
Mi ricordava che per vivere
Abbiam bisogno di
D'aria
E rideva anche l'Alighieri
Giacca e cravatta per andare a Letto
Parlava degli altri per non Riceverne l'affetto
Rideva nel suo cuore perché Andava contro tutti
Piangeva nel suo cuore perché Aveva contro tutti
Mi regalò un posacenere fatto Coi suoi polmoni
Prima di buttarsi tra i copertoni
Di un'auto di seconda mano
Nessun assenso
Nessun finto portamento
Se ne stavano in silenzio
Lasciavano i loro sogni al vento
Per resistere all'ennesimo Tradimento
E avevano gabbie per lumache
Che raccoglievano in giorni di Pioggia
Parlavano agli alberi
Che si inclinavano sulla roggia
Delle loro farfalle e del loro Prossimo volare
Ma erano anime che dal fondo Potevano uscire
Improvvisarono un girotondo
E nessuno sapeva che farsene Dell'avvenire
Nessuno sapeva dove andare
In quel girotondo senza capire
Nessuno si accorse di sparire
E nessuno sapeva che farsene Dell'avvenire
Nessuno sapeva dove andare
In quel girotondo senza capire
Nessuno si accorse di sparire
Nessuno si accorse di sparire
Nessuno si accorse di sparire
Coi seni stanchi delle Domeniche sere
Non si truccano gli occhi amati - Diceva
Quando usciva coi porci e gli Uomini sposati
Le vane promesse degli uomini Toccati
Chiamava mia madre per Venderle dell'oro
Che toglieva dai capelli di Carbone
Non le restavano che stelle Lontane
Che ricordassero il suo nome
Stavano sempre dalla parte dei Cattivi
Aspri come limoni
Dimessi senza padroni
Ma nelle tasche caramelle da Regalare
Prendevano l'orlo delle onde
Sul lungomare
Sotto le unghie nessun lavoro Da trovare
E nella testa un angelo o un Diavolo da cantare
Era secco il Pacio da sembrare Un uccello
S'incendiava presto come uno Zolfanello
Dalla pipa buttava cerchi e Quadri
Fumo che piaceva alle giovani e Alle madri
Non sapeva di zucchero ma di Rose appassite
Rubava segreti e tesori dopo Averle tradite
Ogni 28 del mese era in Ginocchio a pregare
Domandando un inverno in Più per le cicale
Una vedova da consolare
Angelino dormiva nella Capanna del Gesù bambino
Dopo la messa di Natale
Lo rincorsero in coro
I pastorelli il prete e l'ostensorio d'oro
Fino allo stagno con la pietra Che uno di loro
Gli spinse in bocca come un Versamento in banca
Finita la fame, avanza il Progresso
E il dividere manca
E io ricordo
Mio padre
Lo seguivo per strada Riconoscere il vento
Aveva la faccia di un bambino
Quando ride al sole e te lo Vuole dire
Mi ricordava che per vivere
Abbiam bisogno di
D'aria
E rideva anche l'Alighieri
Giacca e cravatta per andare a Letto
Parlava degli altri per non Riceverne l'affetto
Rideva nel suo cuore perché Andava contro tutti
Piangeva nel suo cuore perché Aveva contro tutti
Mi regalò un posacenere fatto Coi suoi polmoni
Prima di buttarsi tra i copertoni
Di un'auto di seconda mano
Nessun assenso
Nessun finto portamento
Se ne stavano in silenzio
Lasciavano i loro sogni al vento
Per resistere all'ennesimo Tradimento
E avevano gabbie per lumache
Che raccoglievano in giorni di Pioggia
Parlavano agli alberi
Che si inclinavano sulla roggia
Delle loro farfalle e del loro Prossimo volare
Ma erano anime che dal fondo Potevano uscire
Improvvisarono un girotondo
E nessuno sapeva che farsene Dell'avvenire
Nessuno sapeva dove andare
In quel girotondo senza capire
Nessuno si accorse di sparire
E nessuno sapeva che farsene Dell'avvenire
Nessuno sapeva dove andare
In quel girotondo senza capire
Nessuno si accorse di sparire
Nessuno si accorse di sparire
Nessuno si accorse di sparire
Credits
Writer(s): Flavio De Rien
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