Riflessioni

Siamo lo specchio delle anime cuciamo queste pagine
Curiamo la tua immagine pensi che sia facile?
Passare notti tragiche bagnati dalle lacrime
A viso aperto chiuso dentro un margine

Io vedo tutto fermo ho gli occhi come frecce
Scendiamo giù all'inferno lontano da sto gregge
Sento caldo con le bende e freddo con la febbre
Se sto calmo chi mi sceglie mi sfogo sempre

Mischio giallo e verde voglio un cielo più azzurro
Prendo ciò che viene tanto scordo tutto
Sento le manette nell'esistere, mi distruggo
Sperando che le catene mi lascino da solo

Fammi morire con lo sguardo sul divenire
So la strada, gli occhi come piantine
Com'è partire per poi marcire
Dopo essere tornati da sconfitti senza niente da sentire

E non l'ho scelto mai, il destino sopra i fogli, gli occhi morti
E sento dai meglio che ricordi che qua mi legano le scarpe sono calzolai

E non l'ho scelto mai, il destino sopra i fogli, gli occhi morti
E sento dai meglio che ricordi che qua mi legano le scarpe sono calzolai

Filtri e cartine faccio un drum
Alla fine con te non parlo più
Bruciavo dentro e non lo vedevi
Avevi occhi per gioielli mica per chi te li ha presi

Fumavi mezze siga quelle dei cinesi
La pupilla carabina minaccia, mi rinfaccia
Che correvo per te e tu ti sedevi
Le tute macchiate di alcol da ieri

Vedo gente tutta uguale, sai dov'è il bello?
Ne vedo più con pantaloni catarifrangenti che con un cervello
Che con un ritornello
Di sicuro posso arrivare a chi non capisce sto concetto (Fuck)

E non l'ho scelto mai, il destino sopra i fogli, gli occhi morti
E sento dai meglio che ricordi che qua mi legano le scarpe sono calzolai

E non l'ho scelto mai, il destino sopra i fogli, gli occhi morti
E sento dai meglio che ricordi che qua mi legano le scarpe sono calzolai



Credits
Writer(s): Andrea Perrone
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