Prole
In petto sento solo gelo tipo Pirenei
Là fuori sembra tutto un circo tipo Moira Orfei
Se mi chiedessi come sto, giuro mentirei
So mentire troppo bene sì dal 2006
C'ho un nodo grosso nella gola che mi strangola
Sputo malessere che tesso sopra le lenzuola
Io so di essere figlio a crisi esistenziali
Sono solo un treno in un paese senza binari
Senza fermate né una guida sono senza orari
Da questa merda sono immune, porto gli stivali
Sento la voce che mi cede tra questi avvoltoi
Poi mi guardano dicendo Dorian "fatti i cazzi tuoi!"
A giorni Albatros altri invece colibrì
A giorni volo alto, altri invece "è tutto qui?"
E quando cado sull'asfalto sento lo schianto
Coi miei pezzi d'anima cambiati in marmo bianco
Poi si trasformano in lettere sopra il cobalto
Con il tuo nome sopra inciso riesco a stare calmo
Sento le voci dentro il cranio come fossi matto
Vedo sfocato nella sabbia come fossi fatto
In sto deserto d'emozioni chiuse in un imbuto
Io che diserto dalle azioni voglio star seduto
Guardare il mare scivolare fuori dalla terra
Nuotare in cielo e riscaldarsi con l'effetto serra
Io con me stesso parlerei per ore e ore
Senza arrivare mai al succo della questione
E quando poi mi scavo dentro metto in discussione
Tutto sto flusso di parole sono la mia prole
Io con me stesso parlerei per ore e ore
Senza arrivare mai al succo della questione
E quando poi mi scavo dentro metto in discussione
Tutto sto flusso di parole sono la mia prole
Io per sta musica sono servo della gleba
E questo flow serve solamente per la meta
Cos'è sta meta e questa voglia sempre di arrivare
L'hai mai provato tutto il gusto sì nel camminare?
Bevendo vita a pranzo e rancore a cena
Fumando rabbia con pacchetti pieni di pena
Dipingo immagini con voce senza la luce
Io porto la sua croce e lei che la produce
Scrivo dall'autobus nel viaggio verso Cracovia
Con lei affianco pensa a un altro, fumo paranoia
Va tutto bene tutto bene sì la sai a memoria
Ho fatto del dolore il ritratto di una storia
Io con me stesso parlerei per ore e ore
Senza arrivare mai al succo della questione
E quando poi mi scavo dentro metto in discussione
Tutto sto flusso di parole sono la mia prole
Io con me stesso parlerei per ore e ore
Senza arrivare mai al succo della questione
E quando poi mi scavo dentro metto in discussione
Tutto sto flusso di parole sono la mia prole
Là fuori sembra tutto un circo tipo Moira Orfei
Se mi chiedessi come sto, giuro mentirei
So mentire troppo bene sì dal 2006
C'ho un nodo grosso nella gola che mi strangola
Sputo malessere che tesso sopra le lenzuola
Io so di essere figlio a crisi esistenziali
Sono solo un treno in un paese senza binari
Senza fermate né una guida sono senza orari
Da questa merda sono immune, porto gli stivali
Sento la voce che mi cede tra questi avvoltoi
Poi mi guardano dicendo Dorian "fatti i cazzi tuoi!"
A giorni Albatros altri invece colibrì
A giorni volo alto, altri invece "è tutto qui?"
E quando cado sull'asfalto sento lo schianto
Coi miei pezzi d'anima cambiati in marmo bianco
Poi si trasformano in lettere sopra il cobalto
Con il tuo nome sopra inciso riesco a stare calmo
Sento le voci dentro il cranio come fossi matto
Vedo sfocato nella sabbia come fossi fatto
In sto deserto d'emozioni chiuse in un imbuto
Io che diserto dalle azioni voglio star seduto
Guardare il mare scivolare fuori dalla terra
Nuotare in cielo e riscaldarsi con l'effetto serra
Io con me stesso parlerei per ore e ore
Senza arrivare mai al succo della questione
E quando poi mi scavo dentro metto in discussione
Tutto sto flusso di parole sono la mia prole
Io con me stesso parlerei per ore e ore
Senza arrivare mai al succo della questione
E quando poi mi scavo dentro metto in discussione
Tutto sto flusso di parole sono la mia prole
Io per sta musica sono servo della gleba
E questo flow serve solamente per la meta
Cos'è sta meta e questa voglia sempre di arrivare
L'hai mai provato tutto il gusto sì nel camminare?
Bevendo vita a pranzo e rancore a cena
Fumando rabbia con pacchetti pieni di pena
Dipingo immagini con voce senza la luce
Io porto la sua croce e lei che la produce
Scrivo dall'autobus nel viaggio verso Cracovia
Con lei affianco pensa a un altro, fumo paranoia
Va tutto bene tutto bene sì la sai a memoria
Ho fatto del dolore il ritratto di una storia
Io con me stesso parlerei per ore e ore
Senza arrivare mai al succo della questione
E quando poi mi scavo dentro metto in discussione
Tutto sto flusso di parole sono la mia prole
Io con me stesso parlerei per ore e ore
Senza arrivare mai al succo della questione
E quando poi mi scavo dentro metto in discussione
Tutto sto flusso di parole sono la mia prole
Credits
Writer(s): Luca Ribatti
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