Marco e Laura

Lui apre quella porta
Una giornata come tante
Cinque euro all'ora
La notte fa il cantante
La madre è una badante
Il padre se n'è andato
Lavora dentro al MC
pur essendo laureato
Amato e scaricato
Poi divenne come pietra
Un cuore così grande
che portarlo ora pesa
La vita mai in discesa
La fede non è in chiesa
Giorni tutti uguali
E storie da una sera
Poi entra una ragazza
Che si atteggia da showgirl
Bella quanto ricca
Ricca quanto snob
Ordina e canticchia
Sotto voce nell'attesa
Marco é fulminato
Come fosse una sorpresa
Ma il lavoro lo chiama
E sbaglia su ogni resto
Conosce la canzone
Continua il motivetto
Piacere sono Laura
Lei si presenta e poi
Il resto è storia
Mica sogni come Freud

Lui apre quella porta
Lei entra da regina
Si godono il servizio
La cena sopraffina
La vita poi continua
E di tempo ne è passato
Per reggere i suoi standard
Marco è indebitato
Finisce in brutti giri
Si improvvisa spacciatore
L'orgoglio brucia dentro
In ogni tipo di ragione
Lascia la nazione
Il numero e i contatti
Scrive "io ti amo
Se mi ami non cercarmi"
Due mesi, Laura è incinta
Il padre è solo Marco
Litiga coi suoi
Che non volevano quel parto
Prende una valigia
Dorme dentro un parco
Alterna due lavori
Condivide pure il bagno
Il bambino nasce, cresce
Oggi dorme da un amico
Laura è così sola
Il vecchio mondo ormai sparito
Stappa il primo vino
Poi ancora un altro vino
Alternandoli a quei farmaci
Crolla sul cuscino

Ma, in quel momento Marco
Citofonava qua a Milano
Alla villa senza Laura
E scopriva ciò che è stato
Pensava alla sua amata
E a quanto lui l'amasse
E come quel bambino
Un padre lo cercasse
Gira tutta notte
Sperando di trovarla
Rompendosi le nocche
In strada fino all'alba
L'amore è una condanna
Le sbarre sono d'oro
Ieri Laura è morta
Lui lo scopre il giorno dopo
Un ritardo prima ed un ritardo ora
In ginocchio qua per terra
Suo figlio invece a scuola
La rabbia lo divora
Ma il tempo lui non ha
Che oggi più che mai
Ha bisogno di un papà
"E Dio se esisti parla
E spiegami perché
Ti sei preso lei
E hai salvato me!
Fossi Orfeo mi volterei
Sempre ad ogni volta
Sperando che poi lei
Lei poi da me ritorna"

Lui apre quella porta
Lo vede sulle scale
Sembra la sua copia
Ma con gli occhi della madre
Soffrire e medicare
Lui come può spiegare
La vita non ha un senso
E lui un senso non sa dare
Spararsi un colpo ora
Per la tempia o per la gola
Lascerebbe quella vita
Crescere da sola
Pensiamo ad ogni ora
Pesiamo ogni parola
Ma il gesto più spontaneo
Rende il cuore una pistola
E Marco si avvicina
Trattenendo le sue lacrime
Anni di battaglie
E mai stato così fragile
L'amore è un immagine
E lo rivedi in ogni dove
Il figlio, testa bassa
Canticchia una canzone
Sì, è quella canzone!
E sì, Marco ora piange
Continua assieme a lui
Con la voce più ansimante
Il figlio ora lo guarda
Non gli chiede tu chi sei
Ogni giorno di ogni anno
Canteranno anche per lei