Glicine

Son già le 4 e 10
È ovvio non mi vedi
Che ballo sui tuoi "non"

Non sai mai dove andare
Tanto non lo sai fare
Non c'è da ridere

Ma un passo e poi un altro
Ragiono contro vento
E imparo dopo un po'

È un anno che mi sento
Come se fossi dentro
Un fiore in bilico

Tra cadere in mezzo al niente
In un amore ormai distante
Questo inverno troppo lungo ha stretto i denti per molto
Oppure risalire piano
Sacrificio quotidiano
Di decidere da sola cosa è giusto per me

Glicine
Glicine

Si arrampica tra le ferite fragile
Corre via su un muro un po' scrostato, ma è abituato
A un'esistenza instabile
Sulle crepe in cui riemergono
Le tue foto e i bouquet fatti a caso
E le corse a perdifiato
E i baci al buio stretti, maledetti
Pioggia blu che entra nelle ossa
Lava tutta la distanza che in fondo non c'è

E l'alba se ne frega
Non c'è più una persona
Per chiedere che or è

Troppe strade accese
Vite più piovose di Londra o Monaco

Ma spiegami tu il senso
Di questo mare calmo
Se non posso fare il bagno

È un anno che mi sento
Distratta un po' da tutta questa libertà

È quello che divento
Quando fuori il mondo è spento
E non sento l'esigenza di capire fino in fondo
Quello che non mi hai mai detto
Senza pungerti l'orgoglio
Questa volta mi prometto non ti chiedo perché

Glicine
Glicine

Si arrampica tra le ferite fragile
Corre via su un muro un po' scrostato, ma è abituato
A un'esistenza instabile
Sulle crepe in cui riemergono
Le tue foto e i bouquet fatti a caso
E le corse a perdifiato
E i baci al buio stretti, maledetti
Pioggia blu che entra nelle ossa
Lava tutta la distanza che in fondo non è
Mia complice



Credits
Writer(s): Giorgia Macrelli
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