Metamorfosi
Sempre stato appassionato mai appassito
Ho visto sradicare fuori i più bei fiori di un campo fiorito
Ho sempre preferito i "Fallo" ai "Fallito"
Al cuor non si comanda ma a quanto pare anche il dolore c'ha libero arbitrio
Al bivio di sto mondo ormai ci sta l'intoppo sfondo ogni stronzo che blocca il mio ritorno
Sforno giorno dopo giorno quello che ho da dire
E non è il solito pane che paghi con monetine
E le sole rime son come sorelline che piangono mentre il cuore ride
Il sole incide calore sulle anime come pagine strappate via un'enciclopedia di lacrime che partono e lasciano l'umore dire:
"Dammi ciò che mi appartiene"
Sospiro e prego il Signore dice "Lo avrai se lo farai bene" e allora esco da sta giungla ne pago le spese, zero pretese e se questa vita è un film io sono alle riprese
E sarò pure un coglione ma non merito razzia
Se voglio che vinca il migliore ma per meritocrazia
Mi si è già chiuso un portone mentre medito la via
E se volevi una canzone mo ti dedico la mia
E adesso sorrido son vivo
E volevo dire a Vasco che a volte la follia non ha equilibrio
E qui scrivo in silenzio del resto
Perché se non scrivo tu dimmi a cosa penso
(Ti sei mai chiesto) Cosa si provi a combattere per le persone e trascurare se stessi come pretesto per parlarsi
Sentire di continuo: detesto pensarti
E poi vederle godere nel solo gesto di ignorarti
Dimmi che esagero se mi emoziono a rappare con i miei brosky
Dimmi che blatero a raccontare dei giorni nostri
Attaccato alla family attaccato a questi posti
Porto in alto PSG la difendo a tutti i costi
Pelle d'oca pelle viva eremita ti dico tutto bene e non va bene mica
Io dipendente cinico tu pendente ma in bilico come la torre di Pisa
Perennemente indecisa senza ragione precisa
Vorrei sgretolare certi momenti come in una clessidra
Vorrei saper gestire le mie grida e...
Hai preso la nuova divisa ma sei ancora divisa da me
Bisogna essere tristi per scrivere canzoni
Forse perché la testa è colma di pensieri morti
Addormentato costernato da ste frustrazioni
Ma nemmeno il cell mi riconosce con questi occhi gonfi
Sulle spalle i corvi notti insonni mentre tu stai là e ridi
Fuori fa sempre più freddo questi dubbi non li reggo sono diventati stalattiti
E queste paranoie parassiti
Certi giorni come calci senza paratibie
Più si va avanti più si crolla come palafitte
Io rivestito di vetro raccoglierò frammenti
Per intravederci ancora riflessi quei bei momenti
Attraverso una metamorfosi artistisica la memoria purtroppo non ha l'opzione "ripristina"
Mi hanno detto che la verità è tosta e critica
E se la si teme è inaspettata come una scossa sismica
Se bastasse non essere astemi per scordare tutto
Probabilmente mi trovereste ubriaco ogni giorno
Ma dopo la sbornia ogni cosa ricompare, giusto?
E allora in fin dei conti dimmi: che cazzo hai risolto?
Mai compreso quelli che non danno peso a ciò che dicono
Vedermi assente e pensare sia tutto apposto
Ritenendo ogni problema sottinteso e ridicolo
Mentre provavo ad esternare tutto il mio trascorso
Sono un disordine umano perciò non credo nel cosmo
Vagando tra le macerie non trovi alcun premio in palio
Se pensi di non pagare è lì che percepisci il costo
Io l'ho capito riuscendo a dormire solo se ti sognavo
Temevo questo pezzo potesse non finire mai
Che continuasse a plasmarsi in base a come mi sento
Tu che mi dici "lascia stare" che cazzo ne sai
Non esce alcun arcobaleno da un diluvio interno
Tutte le volte che cercavo qualcuno che mi capisse
Ho acceso una base e aspettavo che mi inghiottisse
Non voglio essere un genio incompreso ma compreso ogni tanto
Voglio solo che un giorno tutto il lavoro intrapreso voli alto
Ho visto sradicare fuori i più bei fiori di un campo fiorito
Ho sempre preferito i "Fallo" ai "Fallito"
Al cuor non si comanda ma a quanto pare anche il dolore c'ha libero arbitrio
Al bivio di sto mondo ormai ci sta l'intoppo sfondo ogni stronzo che blocca il mio ritorno
Sforno giorno dopo giorno quello che ho da dire
E non è il solito pane che paghi con monetine
E le sole rime son come sorelline che piangono mentre il cuore ride
Il sole incide calore sulle anime come pagine strappate via un'enciclopedia di lacrime che partono e lasciano l'umore dire:
"Dammi ciò che mi appartiene"
Sospiro e prego il Signore dice "Lo avrai se lo farai bene" e allora esco da sta giungla ne pago le spese, zero pretese e se questa vita è un film io sono alle riprese
E sarò pure un coglione ma non merito razzia
Se voglio che vinca il migliore ma per meritocrazia
Mi si è già chiuso un portone mentre medito la via
E se volevi una canzone mo ti dedico la mia
E adesso sorrido son vivo
E volevo dire a Vasco che a volte la follia non ha equilibrio
E qui scrivo in silenzio del resto
Perché se non scrivo tu dimmi a cosa penso
(Ti sei mai chiesto) Cosa si provi a combattere per le persone e trascurare se stessi come pretesto per parlarsi
Sentire di continuo: detesto pensarti
E poi vederle godere nel solo gesto di ignorarti
Dimmi che esagero se mi emoziono a rappare con i miei brosky
Dimmi che blatero a raccontare dei giorni nostri
Attaccato alla family attaccato a questi posti
Porto in alto PSG la difendo a tutti i costi
Pelle d'oca pelle viva eremita ti dico tutto bene e non va bene mica
Io dipendente cinico tu pendente ma in bilico come la torre di Pisa
Perennemente indecisa senza ragione precisa
Vorrei sgretolare certi momenti come in una clessidra
Vorrei saper gestire le mie grida e...
Hai preso la nuova divisa ma sei ancora divisa da me
Bisogna essere tristi per scrivere canzoni
Forse perché la testa è colma di pensieri morti
Addormentato costernato da ste frustrazioni
Ma nemmeno il cell mi riconosce con questi occhi gonfi
Sulle spalle i corvi notti insonni mentre tu stai là e ridi
Fuori fa sempre più freddo questi dubbi non li reggo sono diventati stalattiti
E queste paranoie parassiti
Certi giorni come calci senza paratibie
Più si va avanti più si crolla come palafitte
Io rivestito di vetro raccoglierò frammenti
Per intravederci ancora riflessi quei bei momenti
Attraverso una metamorfosi artistisica la memoria purtroppo non ha l'opzione "ripristina"
Mi hanno detto che la verità è tosta e critica
E se la si teme è inaspettata come una scossa sismica
Se bastasse non essere astemi per scordare tutto
Probabilmente mi trovereste ubriaco ogni giorno
Ma dopo la sbornia ogni cosa ricompare, giusto?
E allora in fin dei conti dimmi: che cazzo hai risolto?
Mai compreso quelli che non danno peso a ciò che dicono
Vedermi assente e pensare sia tutto apposto
Ritenendo ogni problema sottinteso e ridicolo
Mentre provavo ad esternare tutto il mio trascorso
Sono un disordine umano perciò non credo nel cosmo
Vagando tra le macerie non trovi alcun premio in palio
Se pensi di non pagare è lì che percepisci il costo
Io l'ho capito riuscendo a dormire solo se ti sognavo
Temevo questo pezzo potesse non finire mai
Che continuasse a plasmarsi in base a come mi sento
Tu che mi dici "lascia stare" che cazzo ne sai
Non esce alcun arcobaleno da un diluvio interno
Tutte le volte che cercavo qualcuno che mi capisse
Ho acceso una base e aspettavo che mi inghiottisse
Non voglio essere un genio incompreso ma compreso ogni tanto
Voglio solo che un giorno tutto il lavoro intrapreso voli alto
Credits
Writer(s): Lorenzo Pelagalli
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