Re
Sono solo immerso nella mia follia
In una vita che non riesco mai a sentire mia
La protagonista ogni giorno è la monotonia
Percorro una sola via lavoro-casa casa-lavoro
E mi divoro lentamente mi consumo
Porto corone d'alloro che poi mi fumo
Per combattere il veleno sono sincero
Un po' ci spero ch' esista un colore diverso dal nero
No non lo vedo, però ci credo
E intanto invecchio non so se mi spiego
Io ho fretta di darmi in pasto alla folla
Vedere le mie frasi copia incolla
E barcolla ma non molla
Questa musica che c'è in me
E sento che un posto per tutti c'è
E dio io voglio quello da re
Guardo nello specchio i miei ricordi
Vedo più rimpianti che rimorsi
La terra che iniziava a decomporsi
La vita ti raggiunge e tu ti sposti
Io lo conosco il mondo e per questo ho paura
E non riesco a uscire da 'ste 4 mura
Sono ostaggio di me stesso e delle mie fobie
Sono quel posto segreto costruito di bugie
Ho le chiavi di una vita sconosciuta e mai scoperta
È di carta pesta questa cella con la porta aperta
Ma non riesco a uscire forse nemmeno lo voglio
E continuo ad invecchiare come un albero spoglio
No non so farmi ascoltare è sempre stato il mio scoglio
E non posso parlare lo giuro che non posso
Non mi presento perché non so chi sono
E mi spavento all'idea di poter spiccare il volo
Io ho fretta di darmi in pasto alla folla
Vedere le mie frasi copia incolla
E barcolla ma non molla
Questa musica che c'è in me
E sento che un posto per tutti c'è
E dio io voglio quello da re
È una vita che mi dico: "è un periodo che passerà"
È una vita che sogno di scappare da questa realtà
È una sfida che perdo ogni giorno che perdo
A dipingermi orrendo per sentirmi diverso
Mi guardo intorno e penso dove lo trovo un senso
Inseguo la mia vita mentre si allontana
Questa libertà puttana che si maschera da banconota
E no, i soldi non ti fanno felice
Ma possono alleviare qualche vecchia cicatrice
Possono comprare quella finta approvazione
Di chi finge per piacere a milioni di persone
Così da perdere sé stesso e diventare personaggio
Respirare come tale per dimenticare
Un passato troppo sobrio
Un maremoto di pensieri che s'infrange in questa mente
Io sono nato tra le braccia del dolore
Sarai capito a stento dissero con le mie parole
E poi ti sentirai solo, immerso tra le persone
Un ignoto sconosciuto a chi urlerà il tuo nome
Tu capirai l'amore ed insieme la tristezza
E sentirai ogni schiaffo mascherato da carezza
Senza certezza se non quella del passato
Che sicuro t'avrà tolto molto più di quello che t'ha dato
Non è arrivato ancora quel momento tanto atteso
Quanto tempo in bilico sostenendo il peso
Quanti anni dedito all'esserti arreso
Quanti giorni hai regalato senza esserti mai preso niente
Io sono un pazzo ma questo è chiaro
Sono un pupazzo nelle mani del signore oscuro
Sono il coraggio di provare a dare un senso ai miei respiri
E non importa come vivi importa essere vivi
Io ho fretta di darmi in pasto alla folla
Vedere le mie frasi copia incolla
E barcolla ma non molla
Questa musica che c'è in me
E sento che un posto per tutti c'è
E dio io voglio quello da re re re
In una vita che non riesco mai a sentire mia
La protagonista ogni giorno è la monotonia
Percorro una sola via lavoro-casa casa-lavoro
E mi divoro lentamente mi consumo
Porto corone d'alloro che poi mi fumo
Per combattere il veleno sono sincero
Un po' ci spero ch' esista un colore diverso dal nero
No non lo vedo, però ci credo
E intanto invecchio non so se mi spiego
Io ho fretta di darmi in pasto alla folla
Vedere le mie frasi copia incolla
E barcolla ma non molla
Questa musica che c'è in me
E sento che un posto per tutti c'è
E dio io voglio quello da re
Guardo nello specchio i miei ricordi
Vedo più rimpianti che rimorsi
La terra che iniziava a decomporsi
La vita ti raggiunge e tu ti sposti
Io lo conosco il mondo e per questo ho paura
E non riesco a uscire da 'ste 4 mura
Sono ostaggio di me stesso e delle mie fobie
Sono quel posto segreto costruito di bugie
Ho le chiavi di una vita sconosciuta e mai scoperta
È di carta pesta questa cella con la porta aperta
Ma non riesco a uscire forse nemmeno lo voglio
E continuo ad invecchiare come un albero spoglio
No non so farmi ascoltare è sempre stato il mio scoglio
E non posso parlare lo giuro che non posso
Non mi presento perché non so chi sono
E mi spavento all'idea di poter spiccare il volo
Io ho fretta di darmi in pasto alla folla
Vedere le mie frasi copia incolla
E barcolla ma non molla
Questa musica che c'è in me
E sento che un posto per tutti c'è
E dio io voglio quello da re
È una vita che mi dico: "è un periodo che passerà"
È una vita che sogno di scappare da questa realtà
È una sfida che perdo ogni giorno che perdo
A dipingermi orrendo per sentirmi diverso
Mi guardo intorno e penso dove lo trovo un senso
Inseguo la mia vita mentre si allontana
Questa libertà puttana che si maschera da banconota
E no, i soldi non ti fanno felice
Ma possono alleviare qualche vecchia cicatrice
Possono comprare quella finta approvazione
Di chi finge per piacere a milioni di persone
Così da perdere sé stesso e diventare personaggio
Respirare come tale per dimenticare
Un passato troppo sobrio
Un maremoto di pensieri che s'infrange in questa mente
Io sono nato tra le braccia del dolore
Sarai capito a stento dissero con le mie parole
E poi ti sentirai solo, immerso tra le persone
Un ignoto sconosciuto a chi urlerà il tuo nome
Tu capirai l'amore ed insieme la tristezza
E sentirai ogni schiaffo mascherato da carezza
Senza certezza se non quella del passato
Che sicuro t'avrà tolto molto più di quello che t'ha dato
Non è arrivato ancora quel momento tanto atteso
Quanto tempo in bilico sostenendo il peso
Quanti anni dedito all'esserti arreso
Quanti giorni hai regalato senza esserti mai preso niente
Io sono un pazzo ma questo è chiaro
Sono un pupazzo nelle mani del signore oscuro
Sono il coraggio di provare a dare un senso ai miei respiri
E non importa come vivi importa essere vivi
Io ho fretta di darmi in pasto alla folla
Vedere le mie frasi copia incolla
E barcolla ma non molla
Questa musica che c'è in me
E sento che un posto per tutti c'è
E dio io voglio quello da re re re
Credits
Writer(s): Gabriele Marcianò
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