La leggenda di jack lanterna

Tanti anni fa viveva in città
Un uomo dissoluto molto astuto
Picchiava il ferro, beveva birra
La sua casa sempre avvolta nella nebbia
Tronchi e rami secchi spettrali
Colpi sordi ancestrali
Davanti al suo cortile
Passando all'imbrunire
Potevi trasalire

La sera al pub aggrappato al bancone
Jack il fabbro intona rauco una canzone
Tutte le sere trenta fondi di bicchiere
Due serpenti e dieci vampe nel braciere
A fine sbronza col suo perfido compare
Il conto finse di pagare
E prima di sfilare
Gli lascia in mano un penny
Prendi un altro brandy

Il mondo è da morfeo
Ma un misero plebeo
Con passo claudicante
E una luce evanescente
Percorre la città
Dove lo porterà
Il vento stanotte
A sfidare la sorte

Pare che un giorno perduto nel tempo
Jack sembrava non avere scampo
Con tutto l'alcool che s'era scolato
Il suo cervello era quasi evaporato
Braccato dal latrato
Di un lupo affamato
Il maligno era tornato
Nell'arduo frangente
Lo inganna nuovamente
Sfuggendo tra la gente

Fu il suo momento, della vita era stanco
Certo non era proprio un santo
Ma il suo destino fu molto strano
Neanche il diavolo gli tese una mano
Vaga senza meta
Non segue una cometa
Nei cieli non canta
Non brucia all'inferno
Lo scalda una lanterna
Nel buio dell'inverno

Il mondo è da morfeo
Ma un misero plebeo
Con passo claudicante
E una luce evanescente
Percorre la città
Dove lo porterà
Il vento stanotte
A sfidare la sorte

Il mondo è da morfeo
Ma un misero plebeo
Con passo claudicante
E una luce evanescente
Percorre la città
Dove lo porterà
Il vento stanotte
A sfidare la sorte



Credits
Writer(s): Dario De Nicola
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