Duemilacredici
Come ho potuto perdere le coordinate della mia vita
Avrei dovuto scriverle con l'inchiostro, con la saliva
Sulla pelle, tutte le volte dietro le spalle, sopra la fronte
Ho acceso il navigatore per capire la posizione
Ma lui non sa nemmeno dove, dov'è la direzione
Ed io non mi ricordo come mi ritrovo sempre altrove
Sulle stelle, dietro le svolte
Sotto le palpebre, tra mille forse
Così rimando sempre a ieri, così rimando al duemilacredici
Così rimando sempre a ieri, così rimando al duemilacredici
Datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione, trovo solo rumore
Chissà dov'è che andrà a finire l'attenzione quando si perde
Se tutto quanto ci travolge, se tutto scorre, corriamo insieme
Girando in tondo, sopra Saturno cercando il fondo nel tunnel
Rimandiamo sempre a ieri, rimandiamo al duemilacredici
Rimandiamo sempre a ieri, rimandiamo al duemilacredici
Ma datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione, trovo solo rumore
Non è la terra ad essere piatta
Ma è lo schermo da cui la si guarda
La mente viaggia col teletrasporto
In un secondo senza il passaporto
E suona il campanello, azzero le distanze
E mi sollevo nel sapere che ci sei
Datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione
Datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione, prendo la posizione
Datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione, prendo la posizione
Rimandiamo sempre a ieri, riamandiamo al duemilacredici (Prendo la posizione)
Rimandiamo sempre a ieri, riamandiamo al duemilacredici
Rimandiamo sempre a ieri, riamandiamo al duemilacredici
Rimandiamo sempre a ieri, rimandiamo al duemilacredici
Avrei dovuto scriverle con l'inchiostro, con la saliva
Sulla pelle, tutte le volte dietro le spalle, sopra la fronte
Ho acceso il navigatore per capire la posizione
Ma lui non sa nemmeno dove, dov'è la direzione
Ed io non mi ricordo come mi ritrovo sempre altrove
Sulle stelle, dietro le svolte
Sotto le palpebre, tra mille forse
Così rimando sempre a ieri, così rimando al duemilacredici
Così rimando sempre a ieri, così rimando al duemilacredici
Datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione, trovo solo rumore
Chissà dov'è che andrà a finire l'attenzione quando si perde
Se tutto quanto ci travolge, se tutto scorre, corriamo insieme
Girando in tondo, sopra Saturno cercando il fondo nel tunnel
Rimandiamo sempre a ieri, rimandiamo al duemilacredici
Rimandiamo sempre a ieri, rimandiamo al duemilacredici
Ma datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione, trovo solo rumore
Non è la terra ad essere piatta
Ma è lo schermo da cui la si guarda
La mente viaggia col teletrasporto
In un secondo senza il passaporto
E suona il campanello, azzero le distanze
E mi sollevo nel sapere che ci sei
Datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione
Datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione, prendo la posizione
Datemi una frequenza che mi porti con i piedi a terra
Che mi sono persa tra le onde ad alta rotazione
In mezzo alle persone cerco una connessione, prendo la posizione
Rimandiamo sempre a ieri, riamandiamo al duemilacredici (Prendo la posizione)
Rimandiamo sempre a ieri, riamandiamo al duemilacredici
Rimandiamo sempre a ieri, riamandiamo al duemilacredici
Rimandiamo sempre a ieri, rimandiamo al duemilacredici
Credits
Writer(s): Caterina Cropelli, Clemente Ferrari
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