IL CIELO SOPRA ROMA
Io ero sempre io
Nonostante tutte quelle volte in cui dicevi: "Per me sei cambiato"
Io sono sempre io
Mentre guardo il cielo sopra Roma e
Intanto penso che un po' mi hai cambiato
E resta un altro poco, se ti va
C'è troppo spazio qui, senza di te
Mi sento piccolo in questa città
Schiavo del vento, come cenere
Indosso ancora quella felpa lì
Che quasi ha cambiato colore
Adesso è inutile che fai così
Nemmeno mi saluti più
E sono ancora sveglio, anche se è tardi
Io che a quest'ora ero fermo a guardarti
Mentre strillavi, dicevo: "Fai piano!"
Urlarci contro era dirci "ti amo"
Io sono sempre io
Che ti scrivo lettere d'amore che poi strappo e chiudo nel cassetto
Dio, prego sempre Dio
Anche se non credo, ma parlargli mi fa sentire un po' meno perso
Vorrei scappare da questa realtà
Per ritrovare altri pezzi di me
Magari il cuore, quell'altra metà
Che tu hai portato lontano con te
Indosso ancora quella felpa lì
Che quasi ha cambiato colore
Adesso è inutile che fai così
Nemmeno mi saluti più
E sono ancora sveglio, anche se è tardi
Io che a quest'ora ero fermo a guardarti
Mentre strillavi, dicevo: "Fai piano!"
Urlarci contro era dirci "ti amo"
Nonostante tutte quelle volte in cui dicevi: "Per me sei cambiato"
Io sono sempre io
Mentre guardo il cielo sopra Roma e
Intanto penso che un po' mi hai cambiato
E resta un altro poco, se ti va
C'è troppo spazio qui, senza di te
Mi sento piccolo in questa città
Schiavo del vento, come cenere
Indosso ancora quella felpa lì
Che quasi ha cambiato colore
Adesso è inutile che fai così
Nemmeno mi saluti più
E sono ancora sveglio, anche se è tardi
Io che a quest'ora ero fermo a guardarti
Mentre strillavi, dicevo: "Fai piano!"
Urlarci contro era dirci "ti amo"
Io sono sempre io
Che ti scrivo lettere d'amore che poi strappo e chiudo nel cassetto
Dio, prego sempre Dio
Anche se non credo, ma parlargli mi fa sentire un po' meno perso
Vorrei scappare da questa realtà
Per ritrovare altri pezzi di me
Magari il cuore, quell'altra metà
Che tu hai portato lontano con te
Indosso ancora quella felpa lì
Che quasi ha cambiato colore
Adesso è inutile che fai così
Nemmeno mi saluti più
E sono ancora sveglio, anche se è tardi
Io che a quest'ora ero fermo a guardarti
Mentre strillavi, dicevo: "Fai piano!"
Urlarci contro era dirci "ti amo"
Credits
Writer(s): Carmine Moccia, Giuseppe De Vita
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