Balcani
Una foto è un bel ricordo ma la accartoccio,
Quando sogno che son morto mi sveglio storto
La fortuna non sorride, mi sta ridendo in faccia
Mamma, mantieni la calma, non ne faccio un altra
Sono fuori per tutto il weekend,
Porto amici e California nel viaggio con me
Le persone cambiano? Non credo baby
Anche se non sono lo stesso di sempre,
Puoi trovarmi con i brotha, brotha
Fuori, fuori, se passiamo senti questo aroma
Dai balconi con la calma dei Balcani,
Che sfugge dalle mani, e qualcosa di losco nascosto nei pantaloni
E ho gridato brutte cose per sentirmi meglio,
Perché il marcio che non cacci poi ti mangia dentro,
E i miei polmoni grigi si matchano con la city,
Mentre questi parassiti mi mangiano il cervello
Possiamo stare in giro, se ti va
Non ti ho ancora raccontato quella volta la
Che un altro ricovero mi ha reso uomo
Però sono sempre povero e senza lavoro
Ora ho le nocche rotte, sono un vagabondo
Giro a zonzo per tutta la notte, non rispondo
Fammi stare solo,
Perché ho fatto qualche guaio ma non voglio il tuo perdono
Che non ho mai chiesto scusa per quello che sono,
Forse devo scappare, forse solo staccare per un po'
Forse devo svoltare, perché voglio volare da un tot
Perché il vento tira forte ormai, ma come mai?
Un giorno ti ricorderai di questi guai
Di stare svegli dalle 6 fino alle 6,
Chissà se parlerai di noi coi figli tuoi
Sto fumando incertezze, se ti va puoi salire da me,
Ho cucito le pezze dentro di me,
Sono fuori a settembre, non so perché
E mentre il mondo va a pezzi, ci facciamo complessi
Ci vediamo dopo mesi e ci troviamo diversi
E penso che mi manchi e forse manco mi pensi
'Sti pezzenti li batto, ma mi battono i pezzi
E anche con i soldi siamo poveri,
Perché quello che ci manca non si trova qui
E le mie scarpe consumate da chilometri
Ho visto mille facce o tutte tristi o tutte simili
Forse devo scappare, forse solo staccare per un po'
Forse devo svoltare, perché voglio volare da un tot
Perché il vento tira forte ormai, ma come mai?
Un giorno ti ricorderai di questi guai
Di stare svegli dalle 6 fino alle 6,
Chissà se parlerai di noi coi figli tuoi
Quando sogno che son morto mi sveglio storto
La fortuna non sorride, mi sta ridendo in faccia
Mamma, mantieni la calma, non ne faccio un altra
Sono fuori per tutto il weekend,
Porto amici e California nel viaggio con me
Le persone cambiano? Non credo baby
Anche se non sono lo stesso di sempre,
Puoi trovarmi con i brotha, brotha
Fuori, fuori, se passiamo senti questo aroma
Dai balconi con la calma dei Balcani,
Che sfugge dalle mani, e qualcosa di losco nascosto nei pantaloni
E ho gridato brutte cose per sentirmi meglio,
Perché il marcio che non cacci poi ti mangia dentro,
E i miei polmoni grigi si matchano con la city,
Mentre questi parassiti mi mangiano il cervello
Possiamo stare in giro, se ti va
Non ti ho ancora raccontato quella volta la
Che un altro ricovero mi ha reso uomo
Però sono sempre povero e senza lavoro
Ora ho le nocche rotte, sono un vagabondo
Giro a zonzo per tutta la notte, non rispondo
Fammi stare solo,
Perché ho fatto qualche guaio ma non voglio il tuo perdono
Che non ho mai chiesto scusa per quello che sono,
Forse devo scappare, forse solo staccare per un po'
Forse devo svoltare, perché voglio volare da un tot
Perché il vento tira forte ormai, ma come mai?
Un giorno ti ricorderai di questi guai
Di stare svegli dalle 6 fino alle 6,
Chissà se parlerai di noi coi figli tuoi
Sto fumando incertezze, se ti va puoi salire da me,
Ho cucito le pezze dentro di me,
Sono fuori a settembre, non so perché
E mentre il mondo va a pezzi, ci facciamo complessi
Ci vediamo dopo mesi e ci troviamo diversi
E penso che mi manchi e forse manco mi pensi
'Sti pezzenti li batto, ma mi battono i pezzi
E anche con i soldi siamo poveri,
Perché quello che ci manca non si trova qui
E le mie scarpe consumate da chilometri
Ho visto mille facce o tutte tristi o tutte simili
Forse devo scappare, forse solo staccare per un po'
Forse devo svoltare, perché voglio volare da un tot
Perché il vento tira forte ormai, ma come mai?
Un giorno ti ricorderai di questi guai
Di stare svegli dalle 6 fino alle 6,
Chissà se parlerai di noi coi figli tuoi
Credits
Writer(s): Antonio Silvestri, Giovanni Clive Viegas
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