Malessere

Apro gli occhi, plenilunio
Fuori il cielo piange al buio, io mi infurio
Il dubbio è come pioggia, io sotto il diluvio
Fuggo da ogni scelta ed in indulgo, struggo
La mia coscienza e moto purgo, molto distruggo
A volte l'aria salubre resta nel lugubre
Come la luce illumina, impaurisce se c'è il fulmine
Pagine culmine ma sto per cedere
Che ne sai tu di me, di queste tenebre, del mio malessere?

Decrepi dai decrepiti debiti, epici
Tu che ci reciti tra canoni estetici e leciti
Mettiti seduto quanto prima che lo schermo passa pantomima
Paradisi finti, sole in cartolina
Padrini, padroni, signori ladroni
Tengono schiava a chiave la tua autostima
Il compenso l'autoispira, specie se genera invidia
Ed è 'sto qua fra l'egoismo, chi cazzo si fida?

Che ne sai tu di me, di queste tenebre, del mio malessere, del mio malessere?
Che ne sai tu di me, di queste tenebre, del mio malessere, del mio malessere?
Noi tutti siamo schiavi e il tuo padrone chi è?
Il tuo padrone chi è?
Il tuo padrone chi è?
Chi è?
Chi è?
Chi è?
Chi è?
Chi è?
Chi è?
Chi è?

Padrini, padroni, signori ladroni
Padrini, padroni, signori ladroni
Padrini, padroni, signori ladroni
Padrini, padroni, signori ladroni
Che ne sai tu di me, di queste tenebre, del mio malessere, del mio malessere?
Che ne sai tu di me, di queste tenebre, del mio malessere, del mio malessere?



Credits
Writer(s): Francesco Marcello Scano, Dario Colaiuda, Gabriele Deriu
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