Auschwitz
Son morto con altri cento
Son morto ch'ero bambino
Passato per il camino
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz c'era la neve
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d'inverno
E adesso sono nel vento
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz tante persone
Ma un solo grande silenzio
È strano, non riesco ancora
A sorridere qui nel vento
Io chiedo come può l'uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento
In polvere qui nel vento
Ancora tuona il cannone
E ancora non è contenta
Di sangue la bestia umana
E ancora ci porta il vento
Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà
E il vento si poserà
E il vento si poserà
Quella mattina del 1945
Fummo prelevati dai soliti militari tedeschi
Per essere accompagnati ai rispettivi posti di lavoro
Dopo circa quindici chilometri di lenta marcia
Arrivammo al ponte di un fiume
Io mi trovai fra i primi della colonna
E vedemmo che oltre il ponte
C'erano schierati venticinque carriarmati
Pronti ad aprire il fuoco
Ci guardammo tutti attorno
E ci accorgemmo sbigottiti e increduli
Che i nostri aguzzini erano spariti
Attraversammo il ponte
E fissando lo sguardo davanti a noi
Ci accorgemmo che il sogno che stavamo facendo qualche attimo prima
Era invece realtà
Son morto ch'ero bambino
Passato per il camino
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz c'era la neve
Il fumo saliva lento
Nel freddo giorno d'inverno
E adesso sono nel vento
E adesso sono nel vento
Ad Auschwitz tante persone
Ma un solo grande silenzio
È strano, non riesco ancora
A sorridere qui nel vento
Io chiedo come può l'uomo
Uccidere un suo fratello
Eppure siamo a milioni
In polvere qui nel vento
In polvere qui nel vento
Ancora tuona il cannone
E ancora non è contenta
Di sangue la bestia umana
E ancora ci porta il vento
Io chiedo quando sarà
Che l'uomo potrà imparare
A vivere senza ammazzare
E il vento si poserà
E il vento si poserà
E il vento si poserà
Quella mattina del 1945
Fummo prelevati dai soliti militari tedeschi
Per essere accompagnati ai rispettivi posti di lavoro
Dopo circa quindici chilometri di lenta marcia
Arrivammo al ponte di un fiume
Io mi trovai fra i primi della colonna
E vedemmo che oltre il ponte
C'erano schierati venticinque carriarmati
Pronti ad aprire il fuoco
Ci guardammo tutti attorno
E ci accorgemmo sbigottiti e increduli
Che i nostri aguzzini erano spariti
Attraversammo il ponte
E fissando lo sguardo davanti a noi
Ci accorgemmo che il sogno che stavamo facendo qualche attimo prima
Era invece realtà
Credits
Writer(s): Francesco Guccini
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