Ballata dopo la pioggia

Ai margini di campagne in vari solchi
Camminavo col vuoto che circonda
Un pastore mi chiese: Che cosa cerchi
Ed io gli risposi: Non cerco l'onda
Né il verde bagnato dei vasti prati
Non cerco la corona di uno stelo
Né il pigro fruscio dei chicchi dorati
Per tutta la vita ho cercato il cielo
Per tutta la vita ho cercato il cielo

Il pastore poi puntò il suo bastone
Come per indicare ad un bambino
E mi disse: Tutte le cose buone
Le troviamo sempre così vicino
E dopo cantò rivolto all'azzurro
Che cielo non sapevo si chiamasse
E prima di salutarmi in un sussurro
Aspettò che il mio occhio si inondasse
Aspettò che il mio occhio si inondasse

Con le mani in tasca continuai a camminare
Contando i passi di chi si è perso
Il cielo d'un tratto si mise a parlare
E disse: Tu da me non sei diverso
Di tua madre ho gli occhi, di tuo padre la voce
Delle cose a te care ho il volto ormai
Ho i tuoi fardelli, anche la tua croce
Ma per quanto son grande tu ti perderai
Per quanto son grande tu ti perderai

Ora penso alla violenza, alla guerra
Ai governi che non sanno stare in piedi
Alla povertà che affligge la terra
Al bigottismo e a tutti i suoi eredi
Così mi dico: Il cielo è uno specchio
Preparo la voce, schiarisco il tono
E urlo alla folla: Prestatemi orecchio
Il cielo mi ha detto che sono un uomo
Il cielo mi ha detto che sono un uomo

La gente è stanca, mi guarda triste
E tutti tornano alle proprie case
Tornano tutti alle cose già viste
Alla mite chiarezza di una frase
Ma altri rimangono ad ascoltare
Sono in pochi e hanno il cuore in mano
Poi uno di loro si mette a cantare
Come il pastore di un giorno lontano
Come il pastore di un giorno lontano



Credits
Writer(s): Riccardo Santarelli
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