Passi indietro

Chiedi alle rondini cos'è un confine
O alle montagne quanto vale aspettare
Fattelo dire dalle gambe che vuol dire "andare"
Che non può essere solo "arrivare"
Chiedi alle rondini cos'è un confine
O alle montagne quanto vale aspettare
Fattelo dire dalle onde che vuol dire "mare"
Che non può essere solo "morire"

E' una questione di strada il coraggio
Di voglia di andare
Aprire al mattino gli armadi
Far giocare gli occhi al sole
La sanno le mani la fatica
La sanno le mani e gli aquiloni
Giorni interi a guardare la luna negli occhi
E a fissare bottoni

E' quasi giorno
Ho fatto un sogno
Un salto in alto senza ritorno
Magari aspetto
Sognando il letto
Per il ritorno non c'è biglietto

E chiedila agli alberi la pazienza
Agli alberi delle rotatorie
Mani tese e implorare il cielo
E a misurare le notre miserie
E' dei poeti l'innocenza
Dei muratori l'allegria
Lasciala ai preti e ai professori
Questa tristissima bugia
E' dei ministri la coerenza
Degli avvocati l'ironia
Lasciala ai preti e ai cantautori
Questa tristissima bugia

E' quasi giorno
Ho fatto un sogno
Un salto in alto senza ritorno
Magari aspetto
Sognando il letto
Per il ritorno non c'è biglietto

E il tuo punto di vista lo sai
E' solo la vista da un punto
Fa' un passo indietro cambia gli occhiali
Giraci intorno
E non fidarti degli occhi
Ascolta piuttosto la pancia
Scaglia lontano i ricordi affilati
E fidati della distanza

Chiedi alle rondini cos'è un confine
O alle montagne quanto vale aspettare
Fattelo dire dalle gambe che vuol dire "andare"
Che non può essere solo "arrivare"

E' quasi giorno
Ho fatto un sogno
Un salto in alto senza ritorno
Magari aspetto
Sognando il letto
Per il ritorno non c'è biglietto



Credits
Writer(s): Luca Cassano
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