FM 98.99 - Il Banco degli Imputati

Attenzione, volante 15

Mi alzai dal banco degli imputati
L'avvocato mi tirava per la manica
Per farmi capire che non dovevo parlare (shh, silenzio)
Aveva l'aria impaurita, l'aria di chi non sa come gestire una situazione (cosa fai?)
Come se al posto mio ci fosse lui

Ero stato 48 ore chiuso in una cella a pensare a cosa dire
Mi avevano fatto dormire con le luci accese, l'aria gelida
E una coperta che puzzava di piscio
Mentre mi ripetevano, "Questa volta sono cazzi tuoi (non io, non io)
Questa notte finite tutti in galera"

Avevo avuto giusto il tempo per cercare di non sembrare una cattiva persona
Abbassandomi i capelli, togliendomi quei bracciali dal polso e le collane dal collo
Come fossero catene che mi imprigionavano in un'altra persona (bravo ragazzo, bravo ragazzo)
Pensavo a mia madre, a quanto aveva fatto per evitarlo

Ero davanti al bivio
Dante lo descrive come un'immensa voragine che si spalanca nelle viscere della Terra
Questa cavità sotterranea si è aperta quando Lucifero cacciato dal cielo
Dopo la sua ribellione a Dio, fu scaraventato al centro della Terra

Mi alzai in piedi e dissi
"Signor giudice, ho sbagliato"
E mentre l'avvocato mi tirava per quella manica pensavo solo
"Io non voglio finire così"
(Sia benedetta tra le donne e benedetto è il frutto del tuo seno, Gesù)
E qualcuno lassù lo sentì



Credits
Writer(s): Lauro De Marinis, Matteo Ciceroni
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