La ballata del cerutti

Il suo nome era Cerutti Gino
Ma lo chiamavan Drago
Gli amici al bar del Giambellino
Dicevan che era un mago

Vent'anni, biondo, mai una lira
Per non passare guai
Fiutava intorno che aria tira
E non sgobbava mai

Il suo nome era Cerutti Gino
Ma lo chiamavan Drago
Gli amici al bar del Giambellino
Dicevan che era un mago

Una sera, in una strada scura
"Occhio, c'è una lambretta"
Fingendo di non aver paura
Il Cerutti monta in fretta
Ma che rogna nera quella sera
Qualcuno vede e chiama
Veloce arriva la pantera
E lo vede la madama

Il suo nome era Cerutti Gino
Ma lo chiamavan Drago
Gli amici al bar del Giambellino
Dicevan che era un mago

Ora è triste ed anche un po' depresso
Si trova al terzo raggio
È lì che attende il suo processo
Forse vien fuori a Maggio
S'è beccato un bel tre mesi il Gino
Ma il giudice è stato buono
Gli ha fatto un lungo fervorino
È uscito col condono

Il suo nome era Cerutti Gino
Ma lo chiamavan Drago
Gli amici al bar del Giambellino
Dicevan che era un mago

È tornato al bar il Cerutti Gino
(Ah è tornato al bar adesso, eh!)
E gli amici nel futuro
(Sì, gli amici! Begli amici che ha)
Quando parleran del Gino
(Che cosa diranno? Dai)
Diran che è un tipo duro
(Un tipo duro?
Ha tentato di rubare una lambretta
L'hanno visto, l'hanno arrestato
L'hanno portato a San Vittore
L'hanno processato, l'hanno condannato
L'han liberato col condono
Un tipo duro!
E tutto perché ha cercato di rubare
La lambretta di Giorgio Gaber
Se fregava la Prinz di Gino Paoli non succedeva niente
Un tipo duro. Sì, ma ho capito!
Eh, ma che bel coro! Ho capito! Un tipo duro, sì...)



Credits
Writer(s): Renato Angiolini, Giorgio Gaberscik, Umberto Simonetta
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