Diario di un Visionario
Mi affaccio alla finestra indovina cosa vedo?
La vita che sta passando, la noia in qualunque angolo
La monotonia da cui sto scappando
E la docile attitudine di chi si sta accontentando
Io con l'angoscia di non trovare scampo
La paura di non riavere il suo sorriso d'angelo
Loro con l'ansia se non trovano lo smartphone
Io non trovo pace e sto ancora bestemmiando
Io non trovo pace e sto ancora bestemmiando
Maledico la vista
Che vedere mi fa
Un mondo progressista
Che fermo se ne sta
In giro per la strada indovina cosa vedo?
L'ennesimo cristiano cresciuto viziato
Vedo un consumo sfrenato
Di ogni bene che non viene consumato ma sprecato
Vedo gente in fila per un iPhone
Vedo gente rubare pane per contrappasso
E mi chiedo l'umiltà che fine abbia fatto
Il bisogno del superfluo ci ha sopraffatto
Il bisogno del superfluo ci ha sopraffatto
Maledico la vista
Che vedere mi fa
Un mondo progressista
Che fermo se ne sta
Guarda coi miei occhi, dimmi cosa vedi?
Tolgo gli specchi ma le allodole stanno in piedi
Pronte a condannare
A giudicare
Ma uno sguardo a se stessi non si degnano di dare
Per poi dimenticare
E passare
Alla prossima cosa che gli si dice di odiare
Dovrei chiudere gli occhi e non pensarci più
Meglio se mi addormento, forse hai ragione tu
Meglio se mi addormento, forse hai ragione tu
Maledico la vista
Che vedere mi fa
Un mondo progressista
Che fermo se ne sta
La vita che sta passando, la noia in qualunque angolo
La monotonia da cui sto scappando
E la docile attitudine di chi si sta accontentando
Io con l'angoscia di non trovare scampo
La paura di non riavere il suo sorriso d'angelo
Loro con l'ansia se non trovano lo smartphone
Io non trovo pace e sto ancora bestemmiando
Io non trovo pace e sto ancora bestemmiando
Maledico la vista
Che vedere mi fa
Un mondo progressista
Che fermo se ne sta
In giro per la strada indovina cosa vedo?
L'ennesimo cristiano cresciuto viziato
Vedo un consumo sfrenato
Di ogni bene che non viene consumato ma sprecato
Vedo gente in fila per un iPhone
Vedo gente rubare pane per contrappasso
E mi chiedo l'umiltà che fine abbia fatto
Il bisogno del superfluo ci ha sopraffatto
Il bisogno del superfluo ci ha sopraffatto
Maledico la vista
Che vedere mi fa
Un mondo progressista
Che fermo se ne sta
Guarda coi miei occhi, dimmi cosa vedi?
Tolgo gli specchi ma le allodole stanno in piedi
Pronte a condannare
A giudicare
Ma uno sguardo a se stessi non si degnano di dare
Per poi dimenticare
E passare
Alla prossima cosa che gli si dice di odiare
Dovrei chiudere gli occhi e non pensarci più
Meglio se mi addormento, forse hai ragione tu
Meglio se mi addormento, forse hai ragione tu
Maledico la vista
Che vedere mi fa
Un mondo progressista
Che fermo se ne sta
Credits
Writer(s): Roberto Iacobbe
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