Parlami
Non posso darti quello che non ho
Non posso dirti quello che non so
Non vedo ciò che cerco già da un po'
Non guardo il mondo mica da un oblò
Non dirmi che non c'hai pensato mai
Mai dire ti amo quando non lo sai
Ti aspetto come un cane quando vai
Cuori bucati come formicai
Mi spengo come una candela ma'
Mi guardi in faccia faccio pena ma'
Mi dici te ne accorgi appena ma'
Sto peso spezza la tua schiena ma'
Con te mi sento sempre in debito
L'amore è solo un morbo endemico
Perciò ti prego chiama un medico
Sbagliare è umano odiare è lecito
Ad ogni abbraccio vado in panico
Sto stretto laccio emostatico
Non voglio questo quindi abdico
Spingimi giù da questo attico
E non capisco che mi capita
Non basterà la matematica
Distorco da teoria alla pratica
L'amore è una cassa in radica
Io ci sto crepando non so più da quanto
Guarda sto tremando mi vuoi eccomi
Mi hai cercato tanto mi stai ancora amando
Ma mi eclissando quindi pentiti
Perché hai scelto male perché sono il male
Perché niente vale se lo affidi qui
Sono un buonanulla portami una culla
Sarò il nome sulla lista che fa lì
Parlami di te, di me, di noi
Dei se, dei poi, di ciò che vuoi tu
Parlami di quel che vedi
Perché io non lo vedo più
Parlami di te, di me, di noi
Dei se, dei poi, di ciò che vuoi tu
Parlami di quel che vedi
Perché io ormai non vedo più
Tu che mi guardi e non so se mi vedi davvero
Vuoi che ti parli non credo che sarò sincero
Penso di andarmene non penso di andarne fiero
Riuscirò a perdere tutto quello che volevo
Sorrisi che basta guardarli e ti fermano il tempo
Una voce che prende il decollo appena la sento
Faccio di rado promesse di cui non mi pento
Spesso riuscire significa farcela a stento
Spengo te con la tua luce negli occhi
Ho i brividi quando mi tocchi
Dentro di me è inverno le lacrime cadono a fiocchi
Tu mi parli già di marmocchi
Ed uso la scusa che forse ho solo dei blocchi
E tu brutta scema che abbocchi
La vita è serena quelli come me sono intoppi
Ti spaccherò il cuore in due come dei cocchi
Non sono un sogno sono un segno meno
Sicuri cianuro io sono veleno
Ma guardami ormai che non riesco nemmeno
Più a dirti ti amo credendoci a pieno
Ma che cosa mi vuoi aiutare?
La voce che ho in testa continua a parlare
Gridare il mio nome mi chiama coglione
Anche questa canzone mi fa vomitare
Non ti guardo in faccia mi gira la stanza
Se sono così do la colpa all'infanzia
La verità è una ed in buona sostanza
È che non sono stato mai uomo abbastanza
Ma guardami (e guardami!)
Non sono un idolo sono ridicolo
Non grido pigolo
Vivo col cuore più chiuso di un vicolo
Per te posso essere solo un pericolo
Ma lo capisci?! Non sono all'altezza
Cazzo ho paura di non riuscire più a prendermi cura
Di ciò che mi hai dato sono il peccato e tu un'anima pura
Sto impazzendo piango e ti guardo mentre stai dormendo
Ti amo e mi odio ecco che sento
Stammi vicina mi reggo a stento
Parlami di te, di me, di noi
Dei se, dei poi, di ciò che vuoi tu
Parlami di quel che vedi
Perché io non lo vedo più
Parlami di te, di me, di noi
Dei se, dei poi, di ciò che vuoi tu
Parlami di quel che vedi
Perché io ormai non vedo più
Non posso dirti quello che non so
Non vedo ciò che cerco già da un po'
Non guardo il mondo mica da un oblò
Non dirmi che non c'hai pensato mai
Mai dire ti amo quando non lo sai
Ti aspetto come un cane quando vai
Cuori bucati come formicai
Mi spengo come una candela ma'
Mi guardi in faccia faccio pena ma'
Mi dici te ne accorgi appena ma'
Sto peso spezza la tua schiena ma'
Con te mi sento sempre in debito
L'amore è solo un morbo endemico
Perciò ti prego chiama un medico
Sbagliare è umano odiare è lecito
Ad ogni abbraccio vado in panico
Sto stretto laccio emostatico
Non voglio questo quindi abdico
Spingimi giù da questo attico
E non capisco che mi capita
Non basterà la matematica
Distorco da teoria alla pratica
L'amore è una cassa in radica
Io ci sto crepando non so più da quanto
Guarda sto tremando mi vuoi eccomi
Mi hai cercato tanto mi stai ancora amando
Ma mi eclissando quindi pentiti
Perché hai scelto male perché sono il male
Perché niente vale se lo affidi qui
Sono un buonanulla portami una culla
Sarò il nome sulla lista che fa lì
Parlami di te, di me, di noi
Dei se, dei poi, di ciò che vuoi tu
Parlami di quel che vedi
Perché io non lo vedo più
Parlami di te, di me, di noi
Dei se, dei poi, di ciò che vuoi tu
Parlami di quel che vedi
Perché io ormai non vedo più
Tu che mi guardi e non so se mi vedi davvero
Vuoi che ti parli non credo che sarò sincero
Penso di andarmene non penso di andarne fiero
Riuscirò a perdere tutto quello che volevo
Sorrisi che basta guardarli e ti fermano il tempo
Una voce che prende il decollo appena la sento
Faccio di rado promesse di cui non mi pento
Spesso riuscire significa farcela a stento
Spengo te con la tua luce negli occhi
Ho i brividi quando mi tocchi
Dentro di me è inverno le lacrime cadono a fiocchi
Tu mi parli già di marmocchi
Ed uso la scusa che forse ho solo dei blocchi
E tu brutta scema che abbocchi
La vita è serena quelli come me sono intoppi
Ti spaccherò il cuore in due come dei cocchi
Non sono un sogno sono un segno meno
Sicuri cianuro io sono veleno
Ma guardami ormai che non riesco nemmeno
Più a dirti ti amo credendoci a pieno
Ma che cosa mi vuoi aiutare?
La voce che ho in testa continua a parlare
Gridare il mio nome mi chiama coglione
Anche questa canzone mi fa vomitare
Non ti guardo in faccia mi gira la stanza
Se sono così do la colpa all'infanzia
La verità è una ed in buona sostanza
È che non sono stato mai uomo abbastanza
Ma guardami (e guardami!)
Non sono un idolo sono ridicolo
Non grido pigolo
Vivo col cuore più chiuso di un vicolo
Per te posso essere solo un pericolo
Ma lo capisci?! Non sono all'altezza
Cazzo ho paura di non riuscire più a prendermi cura
Di ciò che mi hai dato sono il peccato e tu un'anima pura
Sto impazzendo piango e ti guardo mentre stai dormendo
Ti amo e mi odio ecco che sento
Stammi vicina mi reggo a stento
Parlami di te, di me, di noi
Dei se, dei poi, di ciò che vuoi tu
Parlami di quel che vedi
Perché io non lo vedo più
Parlami di te, di me, di noi
Dei se, dei poi, di ciò che vuoi tu
Parlami di quel che vedi
Perché io ormai non vedo più
Credits
Writer(s): Michel Mudimbi
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