Artico

Sarà che ho un mood estivo estinto
O che qua tutto è finto
Però l'estate non mi ha mai convinto
Cambia il cielo ma negli occhi il suo colore è stinto
E solo chi ha l'inverno dentro lo capisce per istinto
Nemmeno fingo, neanche ci provo a farmi andare bene
Tormentoni, bagni al mare, discoteche piene
A costo di sembrare quello col problema
Ma evitavo la gente già prima della quarantena
E viaggio gratis nelle vostre stories
Costruite intorno a voi che manco Ennio Doris
Anche oggi mostri, ostenti e posti i posti in cui ti trovi
Vola il mio dito sul pulsante, click, "rimuovi"
E il tempo è quasi un biglietto che non ho pagato
E ogni anno il conto è un po' più salato
E quest'afa è un cappio che ti toglie il fiato
Ma senza l'orgasmo dell'impiccato

Fermi in fronte al panorama
Con la folla che ci chiama
Provi la mia stessa nausea
Senti un po' l'effetto che ti fà
Rallenta il tempo, ferma il battito
Nella mia testa sembra l'Artico
La mia prospettiva da quaggiù
Di un'estate che non sento più

Come non serve faccia freddo per sentire freddo
Anche star meglio ha poco senso se può farti peggio
Fuori posto è sempre il posto giusto
Ci sto quasi da trent'anni, ormai ci ho preso gusto
Ed esco solo quando fuori piove e il tempo cambia
Quando tutti se ne scappano e cade che Dio la manda
Infatti se mi vedi scuro non è il sole estivo
Quanto più la luce dello schermo del Mac sul quale scrivo
E faccio un pezzo invernale sotto sto caldo infernale
Come nevicasse lava dalla penna irrequieta
E porto un suono lunare per te che stai ad ascoltare
Perché sappiamo entrambi di essere di un altro pianeta
Per me l'estate è farmi l'Adriatica in un Frecciarossa
Bloccato in Molise per l'allarme bomba
Pensando che sia la metafora migliore che la vita possa
Porre tra il mio presente e la mia tomba

Fermi in fronte al panorama
Con la folla che ci chiama
Provi la mia stessa nausea
Senti un po' l'effetto che ti fà
Rallenta il tempo, ferma il battito
Nella mia testa sembra l'Artico
La mia prospettiva da quaggiù
Di un'estate che non sento più