Memento Mori
Ivar
Ehi
Vedo la vita come la vedo
E come la vedo
Vivo la vita come la voglio
E come la voglio
Voglio più sogni nel portafoglio
Quanti ne voglio
Stronzo non dubito
Sono il tuo incubo
Vengo dal battito
Fermo nell'attimo
Ho pensieri marci che mi mangiano la testa
Sembrano soldati in marcia
Pronti col fucile sulla spalla
Si per spararmi dritto in testa
Aaah
Aaah
Non mi sembra medicina
Ma è la paura
Che mi trascina dentro l'ombra
Quella parte nera e profonda
Del mio corpo che non mi ascolta
Poi divento un animale incontrollabile
Ma con un cuore sempre molto fragile
Non so come fare a navigare in queste acque
Ho rotto vela e remi adesso il capitano piange
Io me ne sbattevo rimanevo in giro come un cane
Perché a me piaceva quello era il mio pane
Questo mondo vuole tutto in dietro e tu lo sai
Per questo mamma dice
Occhio ai danni che farai
Ho imparato a cibarmi dai miei sbagli
Per questo ho affilato i miei denti
Pagate per farvi scopare
Invece che sceglierne una per farla sognare
E non ti voltare che il diavolo ha fame
Ti vuole mangiare
Stronzo non dubito
Sono il tuo incubo
Vengo dal battito
Fermo nell'attimo
Ti entro dal cuore e
Ti mangio tutto quello che ti rimane dentro l'animo
Non sento più niente
Ho cicatrici profonde sulla mia pelle
Ed il sangue caldo che mi scende dalla fronte
Con la mente spenta che non pensa più a niente
Ho chiodi nelle mani come cristo
Fa un po' male ma resisto
Prova a stare un po' da solo
Stronzo senti quanto freddo al culo
Come un vichingo armatura sotto il chiodo
Passo pesante stile elefante
Camicia spaccata poco elegante
Come la giungla per stare tranquillo
Fumo un sacco di piante
Sempre incastrato come nei rovi
Rotto per strada sempre full over
Dici dici ehi
Dici dici ehi
Ma che dici ehi
Dici dici tanto che vuoi correre
Dai prima impara, impara a camminare senza piangere
Prova a morire poi risorgere
Non sei cristo neanche una Fenice
Ma solo cenere
Ehi ehi
Senti il profumo dei soldi
Dai infatti senti che odore di stronzi
Questi piedi marci fanno così tanti passi falsi
Che devono accontentarsi
Ehi
Vedo la vita come la vedo
E come la vedo
Vivo la vita come la voglio
E come la voglio
Voglio più sogni nel portafoglio
Quanti ne voglio
Stronzo non dubito
Sono il tuo incubo
Vengo dal battito
Fermo nell'attimo
Ho pensieri marci che mi mangiano la testa
Sembrano soldati in marcia
Pronti col fucile sulla spalla
Si per spararmi dritto in testa
Aaah
Aaah
Non mi sembra medicina
Ma è la paura
Che mi trascina dentro l'ombra
Quella parte nera e profonda
Del mio corpo che non mi ascolta
Poi divento un animale incontrollabile
Ma con un cuore sempre molto fragile
Non so come fare a navigare in queste acque
Ho rotto vela e remi adesso il capitano piange
Io me ne sbattevo rimanevo in giro come un cane
Perché a me piaceva quello era il mio pane
Questo mondo vuole tutto in dietro e tu lo sai
Per questo mamma dice
Occhio ai danni che farai
Ho imparato a cibarmi dai miei sbagli
Per questo ho affilato i miei denti
Pagate per farvi scopare
Invece che sceglierne una per farla sognare
E non ti voltare che il diavolo ha fame
Ti vuole mangiare
Stronzo non dubito
Sono il tuo incubo
Vengo dal battito
Fermo nell'attimo
Ti entro dal cuore e
Ti mangio tutto quello che ti rimane dentro l'animo
Non sento più niente
Ho cicatrici profonde sulla mia pelle
Ed il sangue caldo che mi scende dalla fronte
Con la mente spenta che non pensa più a niente
Ho chiodi nelle mani come cristo
Fa un po' male ma resisto
Prova a stare un po' da solo
Stronzo senti quanto freddo al culo
Come un vichingo armatura sotto il chiodo
Passo pesante stile elefante
Camicia spaccata poco elegante
Come la giungla per stare tranquillo
Fumo un sacco di piante
Sempre incastrato come nei rovi
Rotto per strada sempre full over
Dici dici ehi
Dici dici ehi
Ma che dici ehi
Dici dici tanto che vuoi correre
Dai prima impara, impara a camminare senza piangere
Prova a morire poi risorgere
Non sei cristo neanche una Fenice
Ma solo cenere
Ehi ehi
Senti il profumo dei soldi
Dai infatti senti che odore di stronzi
Questi piedi marci fanno così tanti passi falsi
Che devono accontentarsi
Credits
Writer(s): Nicholas Pietropoli
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