Piazzale Belvedere (Cala Piccola)

A Giulio ho promesso che famo la mina
Giuro è lo stesso se non famo unaa lira
Io co' sta merda c'ho fatto mattina
Vedo contante se ho fatto benzina
Riempimi di barre come pane quotidiano
Ma le rime che ti porto sono come funk romano
Diamo soldi per sogni ma tolti i bisogni
T'imbrogli se molli sto piano
Bravo mi lasci da solo
Che qua un amico non sai quanto vale
Io per capirmi da solo
Sto a casa di Escher che salgo le scale
Parole sprecate
La prole che fate
Non dà direzione alle vostre cazzate
Certo buttate le canne che fate
Parole sprecate in sere d'Estate

Cala piccola, ti porto in un posto a me caro
Cara cala a Cala Piccola
Passa a Piazzale Belvedere se non credi
Che il terrazzo più bello della Cala ce l'ha Jediz
E finito il giro, dietrofront meta a Calpabio
Passo per Santo Stefano e Orbetello, li becco i miei bro
Una cassa e un vinello, poi chitarra e occhi al cielo
La nostra Estate questa è stata, al Jakaré della Toscana

Non ho domande nemmeno risposta
Quindi non chiedermi quanto mi costa
Vive una vita si tutta di corsa
Senza godermi nemmeno la giostra
Costa essere questi
Essere veri e sinceri nei testi
Crescere con i complessi
Essere quello che forse dovresti
Ma pensi sia meglio che smetta
Io che mi sveglio con le rime in testa
Io che non vivo senza un'ora e mezza
Di musica al giorno chiuso in cameretta
Resta quello che ho perso nella staffetta
Non lo riprendo senza gavetta
Non mi interessa di quanto ti stressa voglio una fetta
Di quel capitale
Pare comprare ogni cosa reale e virtuale
Pare normale cambiare soltanto per fare aumentare il canale
Non lo so fare per questo rimango
Un solo esemplare in un mare di fango
Io che mi stanco a cambiare canale ma a spaccare il palco sono pronto a farlo

Cala piccola, ti porto in un posto a me caro
Cara cala a Cala Piccola
Passa a Piazzale Belvedere se non credi
Che il terrazzo più bello della Cala ce l'ha Jediz
E finito il giro, dietrofront meta a Calpabio
Passo per Santo Stefano e Orbetello, li becco i miei bro
Una cassa e un vinello, poi chitarra e occhi al cielo
La nostra Estate questa è stata, al Jakaré della Toscana



Credits
Writer(s): Elia Pergola
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