Interlude

Lo sai che sono l'evidenza e cerchi di negarla
Nella mia testa ho una tempesta e tu non poi fermarla
La consapevolezza mia non è arroganza
Ma in sostanza ciò che resta
È una richiesta che farò al mio karma
Proteggimi dai miei nemici che incontro sul cammino
Ne avrò bisogno nella corsa mentre fuggo al destino
Peggio ancora i finti amici e i loro baci di Giuda
Che di veleno sono pieno e non ho ancora la cura
Se è vero che la ruota gira spero giri al più presto
Che sto passando dall'odiarvi all'odiare me stesso
Se guardo dentro lo specchio ci vedo un mostro riflesso
Tra l'oppressore e l'oppresso c'è un limbo in cui mi son perso
Sputando sangue nel cesso perché fotto con l'eccesso
Verso il successo a duecento, sei la scommessa che ho perso
Io mi processo e confesso, sono uno stronzo depresso
Ma non mi sono mai arreso, fino al fottuto decesso
Carmina burana, Alabama, la tua puttana mi chiama
La bamba sgama chi infama, sale la fame o la fama?
La giungla urbana, savana, bimbi coi cuori trafitti
Questa è la trama del drama, ne usciamo tutti sconfitti
Giochiamo a dama col karma, balliamo un lento con l'ansia
Stupefacente sostanza, dà dipendenza e non basta
Pregavo nella mia stanza mentre cercavo perdono
Tutto ciò che non mi ha ucciso mi ha reso quello che sono

Vita, vita, vita, vita, vita, vita mea
Vita, vita, vita, vita, vita, vita mea
Vita, vita, vita, vita, vita, vita mea
Vita, vita, vita, vita, vita, vita mea



Credits
Writer(s): Michele Lettera
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