Vuoto Testamento

A una madre che non parla
Una madre che non guarda

Per goderne della voce
Chiede solo di ascoltarla

Fatti non foste per viver come bruti
Ma per attimi e forse venire su compiuti
Cuci cicatrici e dubbi dove bruci
Buchi in petto d'uncinetto coperti e tanti saluti
È una spirale e tiene tutto nel suo interno
Che col dito puoi tracciare e girare facendo perno
Altro che Sherlock, qui costrutti e flussi perdonsi
In un cielo nero eterno di veleno come a Chernobyl

E mio fratello c'ha i suoi piani
D'aggrapparsi al suo futuro pure a costo delle mani
Va in giro con la febbre e i metacarpi maciullati
Gli occhi foschi e deprivati, accartocciati da vizi incondizionati
Stappa 'sto schifo che la linea s'assottiglia
E diventa tonda e stretta come un collo di bottiglia
Percorre miglia su miglia poi quando brilla tu piglia
Tutto il carisma e la vibra che t'assomiglia

A una madre che non parla
A una madre che non guarda
Per goderne della voce
Chiede solo di ascoltarla
A una madre che non parla
A una madre che non guarda
Per goderne della voce
Chiede solo di ascoltarla
A una madre che non guarda
A una madre che non parla
Vuoi goderne della voce

Che quando strilla o bisbiglia è la stessa cosa
Ti si squagliano le ciglia e ti viene la pelle d'oca
Con la vista fioca, sul ritmo conga carioca
Tengo in bocca il mio mordente e cambio pelle come un cobra
Come fosse possibile aver peso tra le masse
Dall'universo a noi diversi parsec
Rimanda tutto a questioni di risonanze
Per questo scrivo sotto effetto Larsen

Se per scavare i tuoi fondali ti rifai alla marea
Tu rifai la marea, chica, baila Murena
E se piuttosto che scavare vuoi fermar la marea
Fallo da te e comunque baila Murena
Bel culo, campare in un sistema perduto
Dove tutto tace e dorme e non si sveglia nessuno
Giù negli abissi la mistica Testudo
Riporta in superficie tutto ciò che è Testudo

A una madre che non parla
A una madre che non guarda
Per goderne della voce
Chiede solo di ascoltarla
A una madre che non parla
A una madre che non guarda
Per goderne della voce
Chiede solo di ascoltarla
A una madre che non guarda
A una madre che non parla
Vuoi goderne della voce

Alla fine di tutto è importante ricordarci
Che la creatura umana basa le sue singole relazioni
Sull'unico sentimento del rispetto reciproco
Sembra una cazzata, lo è
L'importante è tenerlo sempre a mente però
Perché poi se lo dimentichi è peggio
Eh boh, che dire
Io lo so benissimo che io e te sono tanti anni che ci guardiamo negli occhi
Cercando di dare un senso a questo sguardo reciproco

E oltretutto lo so che questo giochino qua non lo fai soltanto con me, no?
Ma con un po' tutti i figli che ti razzolano attorno
E penso di riuscire a immaginare quanto sia tutte le volte
Frustrante vederci prendere la nostra vita in mano
E lasciarla cadere da piani e piani e piani e piani e piani di infiniti palazzi
Incrinare l'aria, incrinare la nostra stessa vita
Creare buchi e non riuscire a darci senso mai
E l'unico senso che riusciamo a dargli, l'unico
È quando tendiamo a formare il caos

A una madre che non parla
A una madre che non guarda
Per goderne della voce
Chiede solo di ascoltarla
A una madre che non parla
A una madre che non guarda
Per goderne della voce
Chiede solo di ascoltarla

A una madre che non guarda
A una madre che non parla
Vuoi goderne della voce
A una madre che non parla
A una madre che non guarda
Vuoi goderne della voce
Devi solo di ascoltarla

A una madre che non parla
A una madre che non guarda
Per goderne della voce
Chiede solo di ascoltarla
A una madre che non guarda
A una madre che non parla
Vuoi goderne della voce



Credits
Writer(s): Lorenzo Carminati
Lyrics powered by www.musixmatch.com

Link