Ammazzando Battisti

Quello che voglio dirti sai forse è troppo grande
e dire cose cosi a caso si è da dilettante
le idee sono confuse, la rabbia ha labbra chiuse
io adesso non so come stai, ma in testa ho le mie scuse
Per giustificarti ancora
non basta la parola
e credo non mi servirà immaginarti da sola
perché prima o poi avrai un altro che dorme nel letto
parlerà col cane, sputerà su sto testo
Sono rimasto solo a vivere la nostra città
un corpo attratto dal suolo per la gravità
sono solo l'omino delle canzoni tristi
che cantavamo in macchina ammazzando Battisti

Suona la sveglia di domenica
fuori è settembre e dentro nevica
cadono pure le piante
in fondo a questa strada anche il Salice piange
A terra c'è un mare di ghiande
continuo a camminare ma ho il fiato pesante
e sono senza scarpe
si dice impara l'arte, l'ho lasciata da te

Giocavamo a "acchiapparella" sulla nostra strada
a volte pure a nascondino e non t'ho più trovata
non sarà facile posare questo sfogo in musica
e neanche credere a chi dice che non sei l'unica
e che ci sta, nelle coppie succede
anche i muri si spaccano, e ho visto le crepe
ho fatto finta di niente, stucco sulla parete
ma non è bastato, il muro è crollato
Ho pescato un imprevisto
che mi obbligava a non muovere un passo
sono il monopoli e tu la candela
per questa storia amore è finita la cera

Suona la sveglia di domenica
fuori è settembre, dentro nevica
cadono pure le piante
in fondo a questa strada anche il Salice piange
A terra c'è un mare di ghiande
continuo a camminare ma ho il fiato pesante
e sono senza scarpe
si dice impara l'arte, l'ho lasciata da te

in quella strada mentre tornavo a casa
forse ho dormito su una panca e me l'hanno fregata
non ho più arte ne parte
sono un corridore ma senza le scarpe

Suona la sveglia di domenica
fuori è settembre, dentro nevica
cadono pure le piante
in fondo a questa strada anche il Salice piange.

Suona la sveglia di domenica