Calcutta

Dilaniata come un cane di famiglia
Sotto gli occhi del padre ad un metro dalla figlia
Senza fuoco né fiamma né barlume di scintilla
Come un sordo che non sente più la sveglia
Questo capitolo sbagliato vi somiglia
Come le chiese, come la fede
Come via Giulia di notte quando nessuno più la vede
L'invasione della nebbia da nord
Tu ru tu tu tu ru ru ru
La consegna dei giornali e il fumo nero di un furgone della Ford

Stelle basse, luci fioche in campidoglio
Una testuggine di scarti conservati con orgoglio
Come l'estate, i gatti neri
L'incapacità di avere liberi pensieri con il cuore a spicchio d'aglio
Tu ru tu tu tu ru ru ru
Altro che streghe siamo le piaghe
avute in dote da un ruggito di sbadiglio

Chi vuol essere lieto sia aiutiamoli in camera sua
Ma si risvegli la caposala dal neon di una cicala
E alle lucciole passate da Roma
Ai pidocchi che ci vivono in poltrona
Qualcuno ricordi che Calcutta rimane
Anche per oggi la capitale indipendente del Bengala occidentale

Inferno e Paradiso stessi lampioni
La premura dei pretoriani ferma le vespe e lascia andare i calabroni
Nelle botteghe della paura nascono figli in miniatura
Leva le costole resta in piedi un'armatura
E una vena d'acqua nera gira intorno all'ospedale
Dopo l'ultima sirena
Ci guarda e se ne va

Chi vuol essere lieto sia aiutiamoli in camera sua
Ma si risvegli la caposala dal neon di una cicala
E alle lucciole passate da Roma
Ai pidocchi che ci vivono in poltrona
Qualcuno ricordi che Calcutta rimane
Anche per oggi la capitale indipendente del Bengala occidentale



Credits
Writer(s): Lee Julien Pockriss, Paul J. Vance, Hans Bradtke, Heino Gaze
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