Ferite

Guardami dentro, da da mangiare a quel mostro
Perdo il controllo, mani sul collo
Sembro violento, non voglio lasciarti andare
Stringo più forte, gridi che ti faccio male

Voglio mollarti ma sai che non voglio mollare
Facciamolo insieme, lasciamoci stare
Due cuori che bramano il male, lacrime formano un mare
Prendere e dare, prenderle e darle

Distrutti da sogni più grandi di noi
Super cattivi diventano supereroi
Ti amo scagliati, col senno di poi, e poi, che ci rimane

Ricordami il tuo nome quel tuo odore
Ricordami il tuo nome quel tuo odore
Ricordami il tuo nome quel tuo odore
Ricorda che l'amore non sono solo le ore che tu chiami, piangi, parli

Accarezzi, baci, curami quei tagli, tanti
Sangue degli sbagli, ferite si riaprono
Disastri piatti, urla, scazzi
Ricorda che l'amore non sono solo le ore che tu chiami, piangi, parli
Accarezzi, baci, curami quei tagli, tanti
Sangue degli sbagli, disastri, piatti

Assorbe la sua ombra mentre prepara la tomba
Un giovane ragazzo perso nella buia fossa
Sogna cose assurde come sparare a una folla
Ma quando si risveglia non ricorda più nulla

Nella testa una pentola, 100 gradi accelera
Vede suoni sente immagini di un altro pianeta
Non capisce un cazzo perché il delirio lo tenta
Come fosse affetto dalla sindrome di Stendhal

Il dolore lo gratifica anche più di una scopata
Imprime con la grafite i segni che ha sulle braccia
Eventi ricorrenti gli riempiono la giornata
Nessuno ha mai colmato il vuoto nella pancia

Quindi lascia al caso, dimagrisce non mangia
Quel pensiero lo tenta, resta chiuso in stanza
E' tutto nervoso, occhi chiusi, rosso in faccia
Non è più lo stesso perché ha vinto la rabbia

Ricorda che l'amore non sono solo le ore che tu chiami, piangi, parli
Accarezzi, baci, curami quei tagli, tanti
Sangue degli sbagli, ferite si riaprono
Disastri piatti, urla, scazzi

Ricorda che l'amore non sono solo le ore che tu chiami, piangi parli
Accarezzi, baci, curami quei tagli, tanti
Sangue degli sbagli, disastri piatti