24 Marzo

Mi paghi a 130 palpiti al minuto
Quando dopo l'orgasmo guardi il soffitto
Dopo che per quell'attimo ti ho posseduto
Senza averti mai pagato l'affitto
Io per cercare ossigeno cerco l'aorta
Tu per cercare ossigeno cerchi la porta
Siamo vivi legati da un corpo
Con documenti non validi per l'espatrio
Tu per l'adrenalina un gin doppio
A me basta il sangue dall'atrio
Tu spesso sei il pupo io il tuo ventriloquo
Dai tempi in cui tu eri un cavernicolo
Tu per l'adrenalina un prodotto vinicolo
A me basta il sangue dal ventricolo

Saprai dirmi che quando cala la notte
Ti vorrai godere l'assoluto silenzio
In guerra con te stesso in pace coi ricordi
Le prime ginocchia sbucciate il primo capello bianco
Corpo che mi appartieni o non ho mai capito
Se sono io che appartengo a te

Mi paghi a 70 palpiti al minuto
Quando steso sul prato guardi le stelle
Tu dinanzi al cielo piccolo come uno sputo
Chiudi gli occhi e l'universo cade nella tua pelle
A me basta l'impulso alle fibre di Purkinje
A te basta il tramonto che tutto rosso tinge
Fin quando diviene nero carie
E diveniamo fragili attraverso la luna
A me basta il sangue dalle coronarie
Per assuefarmi di sta vita senza droga alcuna
In mezzo a due polmoni faccio il candeliere
Rosso come il sole imperatore del crepuscolo
Il fuoco della tua anima un lucerniere
A volte devo stare zitto sono solo un muscolo

Saprai dirmi che quando cala la notte
Ti vorrai godere l'assoluto silenzio
In guerra con te stesso in pace coi ricordi
Le prime ginocchia sbucciate il primo capello bianco
Corpo che mi appartieni o non ho mai capito
Se sono io che appartengo a te

24 marzo ti smise di funzionare il cuore
Serviva una valvola bicuspide per allontanare il sonno greve
Un giorno di primavera al posto di uscire il sole
Hai preso la strada per le stelle e hai generato la neve



Credits
Writer(s): Antimo Presta
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