W.I.P.

Ho preso parte ad una quarta parte del mistero della fedeltà
Al contegno e alla sobrietà, ai paradossi dei "per carità"
Siamo cresciuti rei confessi in grembo a un lungo assedio alla nudità
Piantando ordigni di normalità, e che culo chi ce l'ha
Ricordi o no, che la pelle è un regno in bilico
E la carne è un tempio elettrico
Dove ogni fibra cerca il vento
Vorrei essere un monsone, per spazzare via ogni pio tormento
Con la tentazione di cadere
Inermi in linea con Orione
Sotto la cintura astrale
Per poterla slacciare
Sulla traiettoria degli sguardi
Assecondati dai silenzi
Afferra quella fibbia ardente
Se te lo consente
Solo se te lo consente
Se te lo consente
Affèrrati!
Perché non ti siedi qui
Qui dove giocavamo a prenderci
Sotto alberi anonimi
Che abbattono ogni lunedì



Credits
Writer(s): Federico Materassi
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