E Non Ti Ci Sforzare Neanche
Proseguo per inerzia in strade di città
Sentieri dissestati dall'avidità
Tipicamente resa innocua da chi sfoggia il rigor mortis per contrarietà
L'indifferenza è il feretro della pietà
La consapevolezza della solitudine è un fardello senza dignità
Insopportabile anche se si è morti già
Ma ora tu dimmi, qual è il senso di vantare la calligrafia se poi non si ha più nulla su cui scrivere?
Non sono mai partito con la convinzione di voler tornare sui miei passi
Con la coda fra le gambe e quattro assi
Piuttosto preferisco piangere
Un altro giorno è andato ed io non ho concluso niente
Guardo l'orologio e poi mi viene in mente
Che non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
Un altro giorno è andato ed ho già visto troppa gente
Guardo l'orologio e poi non sento niente
No, non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
E non ti ci sforzare neanche
E non ti ci sforzare neanche
Se solo fossi in grado di avere per oggi il vostro dono dell'ubiquità
Avrei motivo di sprezzare la realtà
E adesso dimmi, qual è il senso di lagnarsi che non
Si ha nulla da dire se non si ha voce in capitolo?
Siete rimasti li a contare quanti giri intorno al sole senza utilità
Toccavan da aspettare alla felicità
Penso abbiate sbagliato il calcolo
Un altro giorno è andato ed io non ho concluso niente
Guardo l'orologio e poi mi viene in mente
Che non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
Un altro giorno è andato ed ho già visto troppa gente
Guardo l'orologio e poi non sento niente
No, non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
E non ti ci sforzare neanche
E non ti ci sforzare neanche
E non ti ci sforzare neanche
Un altro giorno è andato ed io non ho concluso niente
Guardo l'orologio e poi mi viene in mente
Che non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
Un altro giorno è andato ed ho già visto troppa gente
Guardo l'orologio e poi non sento niente
No, non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
E non ti ci sforzare neanche
E non ti ci sforzare neanche
Sentieri dissestati dall'avidità
Tipicamente resa innocua da chi sfoggia il rigor mortis per contrarietà
L'indifferenza è il feretro della pietà
La consapevolezza della solitudine è un fardello senza dignità
Insopportabile anche se si è morti già
Ma ora tu dimmi, qual è il senso di vantare la calligrafia se poi non si ha più nulla su cui scrivere?
Non sono mai partito con la convinzione di voler tornare sui miei passi
Con la coda fra le gambe e quattro assi
Piuttosto preferisco piangere
Un altro giorno è andato ed io non ho concluso niente
Guardo l'orologio e poi mi viene in mente
Che non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
Un altro giorno è andato ed ho già visto troppa gente
Guardo l'orologio e poi non sento niente
No, non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
E non ti ci sforzare neanche
E non ti ci sforzare neanche
Se solo fossi in grado di avere per oggi il vostro dono dell'ubiquità
Avrei motivo di sprezzare la realtà
E adesso dimmi, qual è il senso di lagnarsi che non
Si ha nulla da dire se non si ha voce in capitolo?
Siete rimasti li a contare quanti giri intorno al sole senza utilità
Toccavan da aspettare alla felicità
Penso abbiate sbagliato il calcolo
Un altro giorno è andato ed io non ho concluso niente
Guardo l'orologio e poi mi viene in mente
Che non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
Un altro giorno è andato ed ho già visto troppa gente
Guardo l'orologio e poi non sento niente
No, non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
E non ti ci sforzare neanche
E non ti ci sforzare neanche
E non ti ci sforzare neanche
Un altro giorno è andato ed io non ho concluso niente
Guardo l'orologio e poi mi viene in mente
Che non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
Un altro giorno è andato ed ho già visto troppa gente
Guardo l'orologio e poi non sento niente
No, non cambierò
No, non cambierò
No, non cambierò
E non ti ci sforzare neanche
E non ti ci sforzare neanche
Credits
Writer(s): Matteo Saporosi
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