Non Bussare
Ogni maledetto giorno
Mi sveglio con il broncio
Con la fottuta voglia
Di cambiare il mondo
Doccia fredda e arrivo in studio
In un secondo
Con la stessa faccia
Di chi ha dimenticato
A casa il condom
Mentre alzo
La saracinesca
La signora, che mi fissa
Stende i panni alla finestra
Io bestemmio e penso
Che non è Francesca
E non sono Paolo
Ma ho l'inferno nella testa
Non è mai servito a un cazzo
Quel cartello NON BUSSARE
Pensa: questi fanno musica
Ma non sanno ascoltare
Un producer diciottenne
Mette basi strane
Dico ci può stare
Ma lo vorrei strozzare
Dopo, tento, invano
D'intonare l'ennesima voce
Non do retta a chi mi chiede
Di far cose clamorose
Sbrocco, cancello tutto
Li mando a fanculo
Meno male
Che mi ferma Antongiulio
Tatho, digli qualcosa tu
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
Si fa sera e sono
Ancora contrariato
Spengo un'altra sigaretta
Sui ricordi del passato
Guardo quella macchinetta
Con le cialde messe a lato
Non è questo, certamente
Il posto che avevo sognato
Però, sono abituato
A fare i conti con me stesso
Non ha senso consumarsi
Con i se fosse successo
Vado a letto
Come un senzatetto
Dopo mi addormento
Se ho un difetto
Forse, è quello di non
Chiedere il permesso
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
Mi sveglio con il broncio
Con la fottuta voglia
Di cambiare il mondo
Doccia fredda e arrivo in studio
In un secondo
Con la stessa faccia
Di chi ha dimenticato
A casa il condom
Mentre alzo
La saracinesca
La signora, che mi fissa
Stende i panni alla finestra
Io bestemmio e penso
Che non è Francesca
E non sono Paolo
Ma ho l'inferno nella testa
Non è mai servito a un cazzo
Quel cartello NON BUSSARE
Pensa: questi fanno musica
Ma non sanno ascoltare
Un producer diciottenne
Mette basi strane
Dico ci può stare
Ma lo vorrei strozzare
Dopo, tento, invano
D'intonare l'ennesima voce
Non do retta a chi mi chiede
Di far cose clamorose
Sbrocco, cancello tutto
Li mando a fanculo
Meno male
Che mi ferma Antongiulio
Tatho, digli qualcosa tu
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
Si fa sera e sono
Ancora contrariato
Spengo un'altra sigaretta
Sui ricordi del passato
Guardo quella macchinetta
Con le cialde messe a lato
Non è questo, certamente
Il posto che avevo sognato
Però, sono abituato
A fare i conti con me stesso
Non ha senso consumarsi
Con i se fosse successo
Vado a letto
Come un senzatetto
Dopo mi addormento
Se ho un difetto
Forse, è quello di non
Chiedere il permesso
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
È la porta di un sogno
Che apri quando stai male
In tempesta e mare mosso
Ma è un porto dove attraccare
È il luogo dove
Matita e la penna
Son fuoco per la mia legna
Dove la musica regna
Credits
Writer(s): Antonio Callipari
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