I bei ragazzi

Io penso: se la follia è la malattia di chi pensa troppo
C'è un unico siero, non pensare troppo
Neanche a sto pensiero e chissà, magari mi sbaglio
È probabile, ma almeno io non sono come te
Che sei un saccente insopportabile
Ognuno ha il suo campo, ognuno ha il suo gioco
E non impormi le tue regole, non puoi giocare a calcio col sudoku
Tu leggi Foucault, io al massimo Focus
Tu sei il king sul tuo pianeta ma qui sei come Vegeta e invidi Goku
Ma perché sono finito al tuo concerto?
Io che amo il rap più commerciale
Che si può ascoltare anche in un centro commerciale
E non disturba il commerciare
Come invece lo disturbano di certo ogni tua rima e concetto
Fortuna che ho il mio smartphone
Ma spero che nessuno lo veda
Perché farei una figuraccia ora che ha un graffio, lo cambierò
In fondo è un oggetto, non ha il difetto che ha il corpo umano
Che non si può cambiare quando è vecchio
Ma io spero che il trapianto di organi coi suoi progressi
Quando saremo malmessi ci permetterà di avere organi più sani
Giovani e magari anche diversi dai nostri
Io vorrei un pene nero a tutti i costi
Lavoro in un punto vendita che adoro
E quando arriva il mio stipendio lo rispendo al punto vendita
E risplendo ma poi a casa cerco il giusto accostamento
Passo il tempo libero a cercarlo, lo trovo contento
E poi lo sfoggio al punto vendita
Compro molto su Ebay, poi dimentico i prodotti
Ed al postino dico "no, non sono i miei!"
Poi li pago, li fotografo, accedo online e li taggo, mi distraggo
Vedo altri 10 prodotti e quello appena comprato
Ormai l'ho scordato, nella linea temporale in cui sistemo
Ogni mia collezione esso è già passato
Ogni mio libro è ordinato e accostato in ordine perfetto
Raramente li leggo, più spesso cambio il loro ordine, l'aspetto
Li sposto poi li riaccosto, poi viene l'idea
Starebbero bene in quel mobile dell'Ikea, lo compro
Mi arriva e non lo riconosco, poi ricordo, lo metto al suo posto
Ma è quello il suo posto? Non ho mai vissuto con le mie morose
Perché vogliono sempre interferire con tutte queste mie cose
Il mio sogno è star da solo e non intendo solo a casa
Vorrei una città senza abitanti dove incontro solo i negozianti
Niente file, niente ressa, mentre faccio shopping io non voglio
I pianti dei bambini che mi stressano... ah, dimenticavo i corrieri
Loro li accetterei ma che cadono dall'alto in un istante come dei
Cosciente di tutto ciò non mi vergogno e lo faccio alla faccia
Di chi vuol cambiare il mondo ma vive in un sogno
Fa l'eroico e predica gonfiando il petto
Ma è un consumista schifoso come me, e almeno io l'ammetto!
"Si va bene ma che cosa voterai alle elezioni?" che domande!
Voterò il più comico ossia Berlusconi
"ma ti rendi conto di quello che dici?"
Almeno lui porta le tette sui giornali, voi solo discorsi grigi



Credits
Writer(s): Stefano Mularoni
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